Giorgio Comai ita eng bhs

Giorgio Comai - ricercatore senior

Dottorato alla Dublin City University, master interdisciplinare in Ricerche e studi sull'est europeo (Mirees), laurea in Scienze politiche all'Università degli Studi di Bologna. Esperto di questioni post-sovietiche, ha pubblicato in particolare in relazione agli stati de facto nella regione. È membro del direttivo di Asiac - Associazione per lo Studio in Italia di Asia centrale e Caucaso. Si interessa di metodi per l'estrazione e l'analisi di contenuti testuali disponibili in rete, ed ha creato un pacchetto di text-mining per il linguaggio di programmazione R. Parla correntemente russo e romeno. Lavora per Osservatorio dal 2009. 


Articoli di Giorgio Comai

Di quale "Russia" c'è da preoccuparsi?

21/10/2020 -  Giorgio Comai

"La Russia" è spesso in cima alle preoccupazioni occidentali. Del resto può influenzare le dinamiche interne a molti paesi, sia come simbolo che fattivamente. Ma è fondamentale resistere alla tentazione di confondere preoccupazioni diverse

Nagorno Karabakh: il perché di una guerra

06/10/2020 -  Giorgio Comai

Le ragioni di lungo periodo del conflitto in Nagorno Karabakh sono ormai note. Ma cosa ha causato un intervento militare così esteso come quello che stiamo osservando in questi giorni ad oltre 25 anni dal cessate-il-fuoco? E cosa si può e dovrebbe fare ora? Un'analisi

“Abchazja” e altre pagine mai tradotte della trilogia caucasica di Wojciech Górecki

26/06/2020 -  Giorgio Comai

Górecki ha trascorso anni in Caucaso, viaggiando da una parte all’altra della regione e ascoltando le storie dei suoi abitanti. La sua trilogia caucasica è un piacere da leggere. Un piacere in buona parte negato a chi non può leggere in polacco

La sfacciataggine della Russia nel cyber spazio

13/05/2020 -  Giorgio Comai

I governi occidentali hanno recentemente attribuito alla Russia un massiccio attacco informatico contro la Georgia. In questa e altre situazioni, la sfacciataggine dell'attacco era evidentemente un obiettivo in sé. Ma la Russia non è l'unica minaccia informatica

Il datajournalism, mia moglie e le elezioni presidenziali in Romania

13/12/2019 -  Giorgio Comai

Prendi un appassionato di datajournalism e di est Europa, fagli accompagnare la moglie ad un seggio elettorale e ne esce fuori un'analisi del tutto particolare del recente voto alle presidenziali rumene. Il making of

Romania: i votanti della diaspora alle elezioni presidenziali

27/11/2019 -  Giorgio Comai

Alle ultime elezioni presidenziali romene, quasi un milione di elettori ha votato dall'estero. Un’esplorazione visiva dei dati relativi agli oltre 800 seggi sparsi in tutto il mondo, aperti dal venerdì alla domenica

Finanziamenti alla politica e interferenza esterna: limiti a donazioni, trasparenza e controlli

23/10/2019 -  Giorgio Comai

In Italia l’abolizione del finanziamento pubblico alla politica ha reso gli attori politici più dipendenti da soggetti privati e potenzialmente più vulnerabili a interferenze. È quindi urgente adeguare il quadro legislativo e introdurre misure che riducano queste vulnerabilità e garantiscano effettiva trasparenza. Spunti di riflessione e alcune proposte concrete

Stati de facto post-sovietici: sostenere i piccoli passi

13/02/2019 -  Giorgio Comai

L’Unione europea e altri attori internazionali dovrebbero sostenere pazientemente le dinamiche positive emerse nel contesto degli stati de facto post-sovietici in questi ultimi mesi. In questo contesto, nuovi approcci di ricerca possono fornire spunti utili

Romania: gas lacrimogeni in mezzo alla folla senza ritegno

14/08/2018 -  Giorgio Comai Bucarest

Una grande manifestazione antigovernativa della diaspora romena con 100.000 partecipanti si è conclusa con 450 feriti. Si prepara un’inchiesta sull’immotivata violenza delle forze di polizia. La testimonianza da Bucarest di Giorgio Comai

Dieci anni dopo la guerra in Ossezia del Sud

06/08/2018 -  Giorgio Comai

Dieci anni dopo la guerra tra Georgia e Russia nell'Ossezia del Sud è tempo di adottare un approccio sfumato ai conflitti nello spazio post-sovietico. Le soluzioni pragmatiche e umane che riconoscono l'agire locale sono la via da seguire