Articles by Anonymous

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25/06/2009 -  Anonymous User

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25/06/2009 -  Anonymous User

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24/06/2009 -  Anonymous User

INTRODUZIONE
Luisa Chiodi ..................................................................................................... 9

KINOSLAVIA: IL MICROCOSMO CINEMATOGRAFICO DA TITO ALLA GLOBALIZZAZIONE. ANALISI COMPARATIVA DELL'INDUSTRIA DEL FILM NEI PAESI (EX) JUGOSLAVI
Irene Dioli ...................................................................................................... 15

Il cinema jugoslavo sotto il regime comunista: dagli anni settanta al 1989 .................. 17

La crisi del cinema tra il mercato e le guerre: gli anni novanta .................................. 23

Una nuova dimensione internazionale: il (brevissimo) XXI secolo ............................... 30

E ADESSO, DA CHE PARTE ANDARE?: L'INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA BULGARA ATTRAVERSO LE PAROLE DEI SUOI PROTAGONISTI
Francesco Martino .......................................................................................... 37

Il crollo del regime e la crisi dell'industria cinematografica ....................................... 46

Il nuovo millennio: alla ricerca di un futuro possibile ............................................... 50

STORIA DELLA CINEMATOGRAFIA ALBANESE TRA AUTOCENSURA E NOSTALGIA
Eldon Gjikaj e Artan Puto .................................................................................. 61

Ideologizzazione e massificazione del cinema ........................................................ 61

Censura, autocensura e grottesco ..................................................................... 64

Il grande cambiamento dopo il 1990: il presente e la nostalgia del futuro ................... 73

LE CINECITTÀ DEI BALCANI ........................................................................... 83

FILMOGRAFIA .............................................................................................. 93

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ....................................................................... 103

INDICE ANALITICO ...................................................................................... 113

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18/06/2009 -  Anonymous User

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18/06/2009 -  Anonymous User

USA vs. URSS nelle sale cinematografiche d'Europa durante la Guerra fredda
Un incontro promosso da Osservatorio Balcani e Caucaso, Nuovo Cineforum Rovereto e Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Vai all'appuntamento

E’ tempo di “Salonicco II”

17/06/2009 -  Jovan Teokarević* Belgrado

Sei anni fa a Salonicco si era tenuto un importante summit che definiva la prospettiva di adesione all'Ue dei Balcani occidentali. Tuttavia il processo di integrazione ha subito un evidente rallentamento. Secondo il professor Teokarević è giunto il tempo di un nuovo summit

E' tempo di "Salonicco II"

17/06/2009 -  Anonymous User

Sei anni fa a Salonicco si era tenuto un importante summit che definiva la prospettiva di adesione all'Ue dei Balcani occidentali. Tuttavia il processo di integrazione ha subito un evidente rallentamento. Secondo il professor Teokarević è giunto il tempo di un nuovo summit

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12/06/2009 -  Anonymous User

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12/06/2009 -  Anonymous User

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12/06/2009 -  Anonymous User

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12/06/2009 -  Anonymous User

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08/06/2009 -  Anonymous User

Giornalismo e Balcani

05/06/2009 -  Anonymous User

Un approfondimento sulla comunicazione giornalistica dei conflitti nei Balcani. Il fotogiornalismo, il racconto giornalistico e il documentario, tra realtà e rappresentazione. I casi di Claus Bjorn Larsen, Gill Peress, Paolo Rumiz e Andrea Rossini

La sfida dell'integrazione

04/06/2009 -  Anonymous User

Una efficace decentralizzazione come strategia per risolvere la questione dell'integrazione della minoranza serba nelle istituzioni kosovare. L'introduzione a un recente rapporto dell'International Crisis Group

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03/06/2009 -  Anonymous User

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Le tre Jugoslavie

29/05/2009 -  Anonymous User

Partigiano quasi per caso, poi diplomatico e giornalista. In libreria l'autobiografia di Bato Tomašević. Non solo il racconto di una vita intensa e turbinosa ma un affresco delle tre Jugoslavie che si sono succedute in meno di un secolo. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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21/05/2009 -  Anonymous User

- 9/11/1989: a Berlino cade il muro, simbolo della guerra fredda.

- 23/11/1989: durante il XIV Congresso del Partito comunista romeno, tenuto a Bucarest, Nicolae Ceauşescu viene rieletto all'unanimità segretario generale del partito. Si palesa sempre di più l'evidente contrasto tra il leader sovietico Gorbačëv, fautore della Perestroijka, e Ceauşescu, che propugna un sempre più marcato isolamento della Romania.

- 16/12/1989: ha luogo a Timişoara una manifestazione di protesta contro il tentativo del governo romeno di espellere un dissidente ungherese, il pastore riformato László Tőkés. La manifestazione assume presto i connotati di protesta contro il regime comunista. Primi scontri con le forze dell'esercito (Miliţia) e i servizi segreti (Securitate) chiamati a bloccare la manifestazione.

- 17/12/1989: a Timişoara le proteste continuano per tutto il giorno. La situazione diventa presto drammatica, con scontri violenti tra i manifestanti e le forze di sicurezza. A sera la città somiglia ad un teatro bellico, gli scontri si smorzano solo dopo la mezzanotte.

- 18/12/1989: un gruppo di circa trenta giovani, sfidando i divieti, marcia verso la Cattedrale ortodossa di Timişoara cantando "Deşteaptă-te, Române!" (l'attuale inno nazionale rumeno), all'epoca proibita. I giovani vengono presi di mira da raffiche di mitra sparati dai militari: alcuni rimangono uccisi, altri gravemente feriti.

- 19-20/12/1989: massicce colonne di lavoratori entrano a Timişoara. Oltre centomila manifestanti occupano la Piazza dell'Opera (Piaţă Operei) e gridano slogan anti-regime.

- 21/12/1989: A Bucarest, Ceauşescu si rivolge a circa 100mila persone radunate di fronte alla sede del Comitato centrale del Partito comunista romeno per condannare la rivolta di Timişoara. La risposta della folla, però, è fredda. Improvvisamente, colpi di armi da fuoco gettano la folla nello scompiglio, trasformando la manifestazion in caos generale. Gira voce che la Securitate stia sparando sulla folla. Ceauşescu, insieme alla moglie e ad altri dirigenti, rientra nell'edificio del Comitato centrale, in preda al panico. Nelle strade i manifestanti, ormai impegnati in una vera rivolta contro il regime, si scontrano fino a notte inoltrata con esercito e forze di sicurezza.

- 22/12/1989: già in mattinata migliaia di persone scendono in piazza nel centro di Bucarest. Ceauşescu prova a rivolgersi alla folla dal balcone del Comitato centrale, ma viene accolto da bordate di fischi. Intanto muore in circostanze misteriose il ministro della Difesa, Vasile Milea, accusato da Ceauşescu di tradimento. Il nuovo ministro, Victor Stanculescu, appena nominato, convince Ceauşescu a fuggire da Bucarest. Con la fuga di Ceauşescu, la folla irrompe nel palazzo del Comitato centrale, in stato di euforia, mentre si svolgono feroci scontri tra truppe intorno all'aeroporto di Bucarest. Il potere viene preso dal neo-formato "Fronte di Salvezza Nazionale" (Frontul Salvării Naţionale), guidato da Ion Iliescu (ex membro del Comitato centrale, poi marginalizzato da Ceauşescu nel 1971) e da altre "seconde file" del partito comunista. In centro, intanto, misteriosi "terroristi" (mai identificati) sparano sulla folla, provocando numerose vittime.

- 23-24/12/1989: continuano gli scontri a fuoco con i "terroristi". In questi giorni la città di Bucarest somiglia ad un grande e confuso campo di battaglia.

- 25/12/1989: la rocambolesca fuga di Ceauşescu, catturato insieme alla moglie Elena già il 22 dicembre, finisce in una scuola elementare di Târgovişte, dove un tribunale militare ad hoc condanna l'ex dittatore e la moglie a morte. La condanna viene immediatamente eseguita.

- 27/12/1989: terminano gli scontri con i "terroristi". Nessuno di loro verrà mai identificato e processato. Il bilancio finale delle violenze sarà di 1104 vittime, la maggior parte delle quali uccise negli scontri seguiti alla deposizione di Ceauşescu.

Donne, resistenti

20/05/2009 -  Anonymous User

A Zagabria un convegno su donne e memoria storica. La resistenza e le violenze di massa della Seconda guerra mondiale, la repressione politica del Dopoguerra, i nuovi "regimi della memoria" degli anni '90. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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19/05/2009 -  Anonymous User

Ancient, multicolored, ever-changing, Balkan cities are in steady search of a balance between traditional models of urban development and the challenges of modernity. Recently interested by deep changes - often dramatic ones, and marked by violent competition between private and public interests, Balkan cities yet preserve their strong European spirit, often managing to elaborate original urbanistic solutions. Osservatorio sui Balcani e Caucaso takes you to a short trip between architecture, urban development, and socio-political debate

In volo sopra la città

19/05/2009 -  Anonymous User

Quando emigrare resta l'ultima sofferta possibilità. Un racconto di Mihai Mircea Butcovan, pubblicato nella raccolta Italia Underground, Sandro Teti Editore