Armi serbe sono state utilizzate nei recenti scontri tra Azerbaijan e Armenia in Nagorno Karabakh. Baku intima a Belgrado di smettere di vendere armi all'Armenia e, nella vicenda, emerge il nome di un trafficante d'armi sotto sanzioni Usa
Grandi progetti infrastrutturali, portati avanti in modo poco trasparente da aziende straniere spesso con manodopera proveniente da paesi terzi sottopagata e sfruttata. Il tutto con il coinvolgimento delle istituzioni serbe. Un approfondimento
L'ennesimo caso in Serbia di gogna mediatica. Sotto il mirino dei tabloid belgradesi, legati agli appartati di governo, è finito il giornalista della Tv N1 Miodrag Sovilj. La sua "colpa"? Aver fatto domande pertinenti al presidente Vučić
In Serbia solo il 3% degli imballaggi in plastica viene riciclato. I sacchetti e le bottiglie di plastica continuano ad accumularsi e formare montagne di rifiuti, provocando gravi danni all’ambiente. Eppure le soluzioni sono a portata di mano
Okruženje, il primo e unico talk show televisivo regionale di attualità dei Balcani occidentali, recentemente è stato premiato come iniziativa mediatica dell’anno dalla giuria agli European Citizenship Awards
Record di longevità per questo quotidiano fondato dai partigiani nel 1943 e simbolo della resistenza all'assedio negli anni '90. Un'intervista alla sua direttrice Vildana Selimbegović
Durante la Seconda guerra mondiale alcuni illustratori serbi collaborarono con l'occupante tedesco. Un aspetto poco conosciuto della macchina di propaganda nazista
Giovane e dinamica, con uno stile fortemente espressivo, Maja Veselinović è una delle illustratrici e disegnatrici di successo della scena belgradese. I suoi lavori sono conosciuti a livello internazionale ed esposti in mostre importanti. Il bilancio dei suoi dieci anni di professione in questa intervista di Saša Rakezić per il settimanale serbo Vreme
Mentre si avvicina la data del rapporto della "troika" al Segretario generale dell'Onu, i serbi del Kosovo seguono con preoccupazione lo sviluppo degli eventi, con l'impressione di essere marginalizzati dai processi politici in atto e la reale prospettiva di abbandonare la regione
Tra i tanti problemi irrisolti, in Kosovo, c'è quello di un'istruzione di qualità ed accessibile a tutti, a prescindere da appartenenza etnica, genere, disabilità e possibilità economiche. Il governo tenta di correre ai ripari con una serie di piani a medio termine. La domanda è: sono realistici?
In Kosovo ci si prepara a formare un nuovo governo centrale e nuove amministrazioni locali. Nelle aree a maggioranza serba si devono però affrontare le conseguenze del boicottaggio elettorale: i cittadini si ritrovano senza rappresentanti, o con rappresentanti che non riconoscono tali
A novembre in Kosovo si voterà e saranno un nuovo governo e un nuovo parlamento ad affrontare la questione dello status. Intanto la comunità serba si divide: partecipare o meno all'appuntamento elettorale?
Mentre si parla di status, rimane aperta, sopratutto per la comunità serba del Kosovo, la questione spinosa delle proprietà, abitazioni e terreni, occupate illegalmente dopo la fine del conflitto, e la cui soluzione avrà un peso decisivo sulla decisione di tornare a vivere nella regione
Mentre all'Onu si definisce il destino politico del Kosovo, c'è chi, come i rifugiati serbi di Srpski Babuš/Babush i Serbëve deve decidere se rientrare o meno nel proprio villaggio ricostruito. Ancora una volta, però, i destini in Kosovo sembrano ostaggio di giochi politici.
Oggi la delegazione serba e quella albanese si ritrovano a Vienna. Per discutere la proposta Ahtisaari sul futuro status della regione. Vigilia tesa in Kosovo, anche a seguito, lunedì sera, di un attacco dinamitardo in cui sono andati distrutti tre veicoli Unmik
Venerdì il rappresentante Onu Martti Ahtisaari volerà prima a Belgrado e poi a Pristina per presentare il proprio piano sullo status. In quest'articolo l'atmosfera di disillusione che si respira tra i serbi del Kosovo
Lo scorso fine settimana l'approvazione in Serbia della nuova costituzione. Nel preambolo vi si afferma che il Kosovo è parte integrante della Serbia. Che si pensa in Kosovo?
In Kosovo approvata una nuova legge per la tutela del patrimonio culturale. Un tema fortemente politicizzato essendo legato al tema della tutela dell'identità serba. Sul dibattito sta comunque scendendo una colata di cemento
Sapranno gli enti locali del Kosovo favorire una maggiore partecipazione nella definizione delle politiche locali? Ed associazioni, gruppi civici, ONG garantiranno una continuità nelle loro azioni di sensibilizzazione che non dipenda esclusivamente dai finanziamenti internazionali?
Per la sua sola esistenza l'amministrazione internazionale del Kosovo, UNMIK, ha speso in questi 7 anni 2.6 miliardi di euro. Ora si pensa ad un suo ridimensionamento. Ma quanto influirà sull'ancor fragile economia del Kosovo?