Articles by Irina Gordienko

Nagorno Karabakh: il conflitto è vivo, le persone vegetano

15/04/2016 -  Irina Gordienko

Mentre i politici ponderano le sorti della "zona di contatto", le persone aspettano una sola cosa: la fine di una lunga guerra. Reportage

Ossezia del sud, poche speranze per l'economia

24/04/2013 -  Irina Gordienko* Tskhinvali

A ormai cinque anni dal conflitto che ha visto contrapposte Russia e Georgia, le ingenti risorse destinate allo sviluppo economico dell'Ossezia del sud non hanno portato risultati tangibili. In molti se ne sono andati. Neppure gli scambi economici con la Russia sono pienamente regolamentati

Russia, le ONG diventano "agenti stranieri"

21/11/2012 -  Irina Gordienko* Mosca

Oggi, 21 novembre, entra in vigore in Russia una legge sulle Ong che, in pratica, obbliga le organizzazioni che si occupano di diritti umani a iscriversi in un registro degli "agenti stranieri". Una misura presa apparentemente in reazione all'ondata di proteste contro le frodi elettorali della scorsa primavera e che rischia di colpire gravemente il lavoro delle Ong, soprattutto nel Caucaso

Inguscezia, il circolo dell'ingiustizia

08/08/2012 -  Irina Gordienko* Mosca

Il “circolo dell'ingiustizia” che porta a un continuo rinnovarsi delle violenze in Inguscezia e in tutto il Caucaso del nord è al centro di un recente report di Amnesty International. Irina Gordienko, corrispondente speciale di Novaja Gazeta, lo racconta ai lettori di Osservatorio

Daghestan, prove di dialogo tra sufiti e salafiti

22/06/2012 -  Irina Gordienko*

I continui attentati in Daghestan lo hanno fatto passare inosservato. I rappresentanti delle due fazioni religiose in lotta, sufiti e salafiti, si sono seduti al tavolo dei negoziati. Per OBC il commento di Irina Gordienko, inviata speciale di "Novaja Gazeta"

Daghestan, due anni di Magomedov

28/02/2012 -  Irina Gordienko* Mosca

Due anni fa, nel febbraio del 2010, Magomedsalam Magomedov è diventato presidente del Daghestan. La sua nomina è stata accompagnata dalla speranza che questo imprenditore di successo, giovane e istruito, potesse portare cambiamenti reali nella repubblica caucasica. Speranze, che sono state ampiamente deluse, suscitando inedite proteste di piazza e mettendo in luce il forte desiderio di dialogo sociale che caratterizza il Daghestan di oggi