Libero e leggero, in sella al suo ferreo corsier tutto attrezzato. Cinquanta chilometri di pedalate con dislivello di 500 metri. Il nostro instancabile Fabio Fiori prosegue in direzione Lindos, il bianco paese, posto sulla sella di due porti
Preso per mano dalle memorie di Lawrence Durrell, il nostro Fabio Fiori continua il suo viaggio alla scoperta di Rodi con una visita a "paleocori", la città vecchia, dove lo aspetta un'eredità architettonica lussureggiante e un incontro con Venere "impreziosita dal mare"
Un volo pindarico, un viaggio onirico tenuto insieme dalla meditazione del nuoto: è quello sospeso tra le acque cobalto delle Bocche di Cattaro e le pagine del nuovo libro di Bonnie Tsui "Perché nuotiamo", a cui ci invita Fabio Fiori
Rodi è impregnata di italianità, eredità del periodo di occupazione del Dodecanneso: esempio ne è il quartiere di Neocori, realizzato sotto l'allora governo italiano e progettato da Florestano Di Fausto, noto come “l’architetto del Mediterraneo”
Un arrivo a Rodi con la pioggia, sulle note della musica di Ryūichi Sakamoto. Prosegue la Rodiade di Fabio Fiori, in viaggio in bicicletta alla scoperta della grande isola dell'Egeo, caotica e metafisica, "ripostiglio infinito di storie fantastiche e mirabolanti”
Tra silenzi antichi e caos moderno, il viaggio inizia con un breve tragitto da Roma Termini a Ciampino. Fabio Fiori, come un coraggioso cavaliere urbano, percorre la strada in bicicletta prima di imbarcarsi alla volta di Rodi
Inizia con questa introduzione il diario di viaggio del nostro instancabile girovago solitario Fabio Fiori, che ha percorso lo scorso anno cinquecento chilometri in lungo e in largo per l'isola di Rodi
Venezia barnum, circo o museo? Spettacolo o installazione? Il dato demografico dovrebbe essere il punto di partenza di qualsiasi riflessione critica e argomentazione politica, perché a Venezia i residenti sono oggi meno di 50mila, poco più di un terzo di quelli del 1950, e per ognuno di loro c’è almeno un turista
Nel suo peregrinare lungo l'Adriatico, Fabio Fiori torna a Brindisi, porta d'accesso di questo mare pieno di fascino e di luce. E un tuffo fuori stagione lo riporta a un saggio di Tonio Hölscher, su mare, cultura del corpo ed eros nella Grecia antica
Il faro come simbolo di una terra promessa che si lascia a poppa o si cerca a prua. Come quelli che guardavano gli emigranti italiani, come quelli che cercano gli immigrati italiani, accomunati da un diritto, da una speranza, da una luce che lampeggiando orienta e rincuora nel buio della notte, che sempre spaventa quando si è in mare
Si conclude il viaggio in bicicletta di Fabio Fiori attraverso l'Istria in compagnia dei versi del poeta Rainer Maria Rilke. In questa tappa la salita epica al Monte Maggiore e la sosta a Buzet, la città del tartufo
Uno e mille, frammentato ma tenuto insieme da mille fili, che vanno dalla musica alla cucina, passando per la trama del "racconto dei racconti", l'Odissea di Omero e Ulisse. Un numero del periodico "The Passenger" racconta l'identità multiforme del Mediterraneo
Penultima puntata del viaggio in bicicletta di Fabio Fiori sulle strade dell'Istria. Da Albona al Park Skulptura Dubrova per poi dirigersi in direzione Chersano per affrontare l'impegnativa salita del Monte Maggiore. Accompagnato dall'immancabile Rilke
"Pedalabondo istriano che fa soste contemplative davanti a una quercia così come a uno spomenik, che sceglie di fare tappa in una città d’arte come in una d’industria". Fabio Fiori si avvicina alla conclusione del suo viaggio in bici tra le bellezze dell'Istria
"Vagamondi siamo noi che pedaliamo per scoprire, luoghi esteriori e interiori, vicini o lontani". Quel vagamondo di Fabio Fiori prosegue il suo viaggio in in bicicletta attraversando l’Istria sudorientale interna
Fabio Fiori e la sua bici fanno tappa a Pola. L'incontro inaspettato con la stazione ferroviaria, da poco restaurata ma con pochissimi treni che la attraversano, snodo della Ferrovia istriana risalente alla seconda metà del XIX secolo
“Pedalo e sogno le Brioni, là in direzione ovest, quel piccolo arcipelago delle meraviglie, teatro regale dai tempi augustei fino a quelli titini”. Fabio Fiori in sella alla sua “efficientissima macchina ecologica” prosegue verso Pola
"Malgrado il boom edilizio dei decenni seguenti, il centro storico di Rovigno su cui spicca il campanile della basilica di San Eufemia, rimane attraente, anche visto da terra. Perché dal mare ho invece ricordi ormai leggendari". Sesta tappa della pedalata istriana
È un belvedere poetico quello di Cittanova. Una bella loggia, costruita nel XVI secolo e più volte rimaneggiata. Un piccolo spazio protetto, con tre arcate che si aprono su un Adriatico antichissimo. Quinta tappa della pedalata istriana di Fabio Fiori
Il colore rosso della terra istriana, un colore unico, frutto della relazione tra la roccia e il clima. Un colore indimenticabile, come i sapori dei frutti di questa terra. Proseguono le tappe istriane del nostro ciclogirovago Fabio Fiori