Articles by Dina Đorđević

Serbia: un milione e mezzo dei cittadini non sa che aria respira

28/01/2022 -  Dina Đorđević

Perché molti cittadini serbi non sanno cosa ci sia nell’aria che respirano? Perché in Serbia i dati sull’inquinamento dell’aria non vengono pubblicati tempestivamente? Quali sono le conseguenza di un monitoraggio inadeguato della qualità dell’aria? Lo spiega in questa intervista Dejan Lekić, uno dei fondatori dell’Associazione ecologista nazionale

Serbia: la nuova tassa sul carbonio dell'UE rischia di colpire i cittadini

27/04/2021 -  Dina Đorđević

L'UE sta pensando di introdurre una nova tassa per limitare le emissioni di CO2, il cosiddetto Carbon Border Adjustment Mechanism. Quale la conseguenza sui paesi coinvolti del percorso di integrazione? Il caso della Serbia

Serbia: alluvioni e siccità in aumento, lo stato non reagisce

12/11/2020 -  Dina Đorđević

Un’analisi condotta da CINS mostra che in Serbia gli effetti dei cambiamenti climatici stanno diventando sempre più evidenti, mettendo a rischio la salute e il reddito dei cittadini, mentre lo stato fa poco per combattere il cambiamento climatico

Coronavirus: quanti respiratori ci sono negli ospedali serbi?

16/03/2020 -  Jovana TomićTeodora ĆurčićDina Đorđević

Nei giorni scorsi in Serbia c'è stato un ampio dibattito sul numero di respiratori presenti nel paese. La premier Brnabić aveva detto di non poter rivelare il numero in quanto "segreto di stato" ma le giornaliste di CINS, grazie alla Legge sul libero accesso alle informazioni di interesse pubblico, hanno ottenuto i dati

Serbia: chi trae profitto dall’energia idroelettrica?

28/03/2018 -  Vladimir Kostić Dina Đorđević

In Serbia l’energia elettrica prodotta da piccole idrocentrali costituisce un’esigua percentuale della produzione lorda nazionale, tuttavia il governo da anni incentiva gli investimenti privati nel settore, favorendo di fatto alcune imprese ad esso vicine

Serbia, pressioni politiche sulla magistratura

18/12/2017 -  Dino JahićDina Đorđević

I casi dei giudici Vučinić e Trešnjev, pressioni disciplinari nel primo caso e trasferimento nel secondo, aprono più di una domanda sull’ingerenza del potere politico sugli organi giudiziari serbi