Pasqua in Serbia tra natura, tradizioni e cultura

Otto giorni nel periodo pasquale da trascorrere tra la capitale Belgrado, la provincia autonoma della Vojvodina e la Serbia Centrale

Programma di viaggio:

Giorno 1 - sabato 20 aprile
Arrivo all’aeroporto di Niš e incontro con nostro mediatore culturale.
VOLO RYAN AIR BRG-NIS 15:10-16:55
Trasferimento a Sokobanja (2 ore), sistemazione in diversi B&B del villaggio. Partenza per antichi mulini (1 km) e cena tradizionale organizzata dall’associazione locale Etnos, impegnata nel recupero delle tradizionali locali. Durante la cena incontro con Golub Radovanovic, etnologo nonché poeta il quale ci introdurrà alla storia della regione. Pernottamento in B&B. Camere doppie con privato.

Giorno 2 - domenica 21 aprile
Colazione in B&B. Al mattino visita del villaggio con il suo hammam turco ancora in funzione e passeggiata lungo il fiume Moravica sino alle rovine di Sokograd (Città del falco) a cui sono legate molte leggende. In tarda mattinata partenza in pulmino per il monte Ozren (1174 m) con sosta a Oćno, un luogo di culto visitato da numerose persone ipovedenti per le cure di riabilitazione visiva. Proseguimento verso Kalinovica dove sarà organizzato un picnic contadino e degustazione di tisane dalla comunità di raccoglitori di piante officinali. Nel pomeriggio possibilità di riposo e brevi camminate o in alternativa un bagno nell’hammam.
Per cena ci sposteremo presso l’ecovillaggio di Vrmdža (30 minuti) presso una casa contadina accompagnati da un gruppo locale di ottoni. Ritorno a Sokobanja e pernottamento in B&B. Camere doppie con privato.

Giorno 3 - lunedì 22 aprile
Colazione in B&B. Trasferimento a Gledić (3 ore) per visitare il presìdio Slow Food della grappa di prugne “Crvena Ranka”. Pranzo organizzata presso la fattoria della famiglia di Dragana Veljović, presidente dell’associazione “Crvena Ranka” e fiduciaria del presìdio.
La rakija è la bevanda alcolica per eccellenza di tutti i Balcani: non c’è regione, villaggio, casa dei Balcani in cui manchi una bottiglia pronta a dare il benvenuto agli ospiti, ad accompagnare i pasti e a segnare il ritmo dei giorni e delle stagioni. La regione Serba della Šumadija è da sempre rinomata per la qualità delle sue prugne. Ma è solo sulla dolce catena montuosa che separa le città di Kraljevo e Kragujevac, chiamata Gledić, che si coltiva un’antica varietà di prugne detta crvena ranka (lett. la rossa precoce), particolarmente vocata per la produzione di rakija, che qui è sopravvissuta all’attacco del virus sharka (plum pox) arrivato con l’introduzione della varietà stanley importata dall’America. Il Presidio nasce per sostenere lo sforzo dell’Associazione dei Produttori di Rakija di Gledic “Crvena Ranka”, per ottenere un prodotto artigianale di alta qualità, riconoscibile sul mercato. In particolare, lavora per mettere a norma e registrare i laboratori di produzione, ottenendo così un prodotto disponibile sul mercato nazionale ed estero.
Dopo pranzo ci inoltreremo poi nel cuore della valle dell’Ibar per visitare il monastero di Studenica, dove riposano le spoglie del capostipite della dinastia Nemanijć, Stefan Nemanja (fine XII secolo), divenuto poi San Simeone. Quindi spostamento presso il villaggio di Lopatnica e sistemazione presso agriturismi e famiglie del villaggio. La cena è prevista in uno dei ristoranti più famosi della Serbia, “Kod Mira” con i prodotti tipici del luogo. Ritorno presso gli agriturismi e le famiglie. Camere doppie con bagno in comune.

Giorno 4 - martedì 23 aprile
Colazione presso agriturismi e famiglie. Trasferimento a Belgrado (2,5 ore) e sistemazione in hotel nel centro cittadino. Pranzo libero. A seguire visita del cuore storico della città, in particolare il quartiere di Dorćol (un tempo abitato dalle comunità turca e sefardita) e la fortezza di Kalemegdan. Nel tardo pomeriggio ci sposteremo a Zemun, la “piccola Vienna” adagiata sulle rive del Danubio per secoli ultimo avamposto austro-ungarico nonché confine con l’Impero ottomano, dove assisteremo ad un concerto per pianoforte e voce per rivivere le atmosfere mitteleuropee al suono di vecchi lieder. A seguire cena di pesce in ristorante tradizionale. Ritorno in albergo e pernottamento. Camere doppie con bagno privato.

Giorno 5 - mercoledì 24 aprile
Colazione in hotel. Al mattino, accompagnati da uno storico italiano residente a Belgrado, ci muoveremo lungo memorie materiali e immateriali legate agli eventi che hanno attraversato la Serbia negli ultimi trent’anni. In tarda mattina spostamento in pullman presso il sito archeologico di Vinča. Arrivo al sito archeologico di Vinča e incontro con l’archeologo a capo del sito per introdurci all’antica civiltà preistorica conosciuta come “cultura di Vinča“. Pranzo presso il sito archeologico organizzato dal convivium Slow Food “Dorcol”. Dopo pranzo ritorno in albergo per un breve riposo e tempo libero. Cena in un ristorante tipico belgradese membro del convivium Slow Food “Dorcol”. Pernottamento in hotel. Camere doppie con bagno privato.

Giorno 6 - giovedì 25 aprile
Colazione in hotel. Al mattino visita della Casa dei fiori, complesso museale dedicato alla figura di Tito dove si trova anche il mausoleo in cui riposa il leader della Jugoslavia socialista. In tarda mattinata trasferimento in Vojvodina (1,5 ore) e pranzo nel villaggio di Futog organizzato dal locale Convivium Slow Food dei Produttori del cavolo cappuccio. Al termine del pranzo visita dei monasteri ortodossi di Hopovo e Krušedol entrambi situati all’interno del parco nazionale della Fruška Gora. Quindi trasferimento nei dintorni di Novi Sad presso il “Salaš 137“, agriturismo immerso nella pianura della Pannonia: casali bianchi e rossi, stanze riscaldate in inverno da stufe enormi, tutte arredate con mobili originali della tradizione contadina, provenienti da famiglie serbe, tedesche, magiare, croate e russe della zona. Cena accompagnati da un ensemble rom locale e pernottamento presso il Salaš. Camere doppie con bagno privato.

Giorno 7 - venerdì 26 aprile
Colazione presso il Salaš. In mattinata visita del centro di Novi Sad, l’Atene serba ancor tra i centri culturali del paese. In tarda mattinata presso la splendida sinagoga cittadina verrà organizzato il concerto del gruppo klezmer Panonija, impegnato ad indagare e preservare la tradizione musicale ebraica ed in particolare il repertorio klezmer, espressione musicale della cultura ashkenazita.
Pranzo libero. Al pomeriggio visita della fortezza di Petrovaradin, chiamata dagli austriaci la “Gibilterra del Danubio”, quindi trasferimento nel vicino paese di Sremski Karlovci, culla spirituale serba sotto l’Impero asburgico: il patriarcato in funzione dal 1848 al 1920 e oggi sede del metropolita; la scuola seminariale ortodossa più antica del mondo dopo quella di Kiev; il primo ginnasio della Serbia (con una bella biblioteca).
Sremski Karlovci è anche famosa per essere stata sede delle trattative di pace seguite alla battaglia di Zenta (11 settembre 1697), quando i soldati della Lega Santa comandati dal principe Eugenio di Savoia sbaragliarono l’esercito ottomano del Sultano Mustafa II sulle rive del Tibisco. I nuovi confini danubiani tra Impero Ottomano e Asburgico tracciati da Luigi Ferdinando Marsili negli anni successivi alla firma del trattato di pace (26 gennaio 1699) rimasero più o meno invariati sino all’implosione dei due imperi con la prima guerra mondiale.
Sremski Karlovci è anche famosa sin dai tempi romani per la sua tradizione vitivinicola. Prima di cena è prevista una degustazione alla cantina Kiš per scoprire in particolare il Bermet apprezzato presso la corte di Vienna. A seguire cena di pesce in ristorante tradizionale sul Danubio. Ritorno al Salaš e pernottamento. Camere doppie con bagno privato.

Giorno 8 - sabato 27 aprile
Colazione presso il Salaš. Partenza per Niš (3,5 ore) e breve visita della fortezza medioevale. Pranzo libero. A seguire trasferimento in aeroporto in orario utile per l’imbarco con il seguente volo:
VOLO RYANAIR NIS – MILANO 1720-1910

Modalità iscrizione:

https://www.confluenzeasudest.org

Costi: Da €885 a €780 a seconda del numero dei partecipanti