The Bosnian Identity

Mostra fotografica di Matteo Bastianelli curata da VisiOnAir, organizzata nell'ambito dell'ottava edizione di FotoLeggendo. Inaugurazione venerdì 5 ottobre ore 18:30

Le facciate di case e palazzi sono piene di ferite aperte. I fori delle mitragliatrici e le chiazze bianche del calcestruzzo usato per coprire i vuoti creati dalle bombe, sembrano costellazioni immaginarie disegnate su tutto il territorio della Bosnia. La memoria, malgrado il tempo trascorra inesorabilmente, è intrisa di cicatrici, ma non è la distruzione a richiamare alla mente l’orrore della guerra, né soltanto il dolore per le perdite subite, piuttosto il tentativo quotidiano di recuperare migliaia di identità nascoste, molte forse perdute per sempre. Non è stato facile avere un’infanzia in Bosnia. Nihad, Tarik, Sucur e i “ragazzi della banda” vengono dalla strada. E le leggi della strada gli hanno insegnato a poter contare solo su se stessi. Molti di loro sono stati più o meno consapevolmente influenzati dal “mito” dei profittatori di guerra e dal miraggio di un guadagno facile, dove la legge del più forte sembrava essere l’unica regola possibile. I bambini lì sono cresciuti in fretta. Hanno dovuto lottare per sopravvivere. Adis Smajic aveva 13 anni quando una mina antiuomo lo ha ridotto in fin di vita. Stava andando a giocare a calcio con un amico. Dopo tante operazioni, la perdita dell’occhio sinistro e del braccio destro, ce l’ha fatta. Solo quattro anni prima aveva perso il padre e il nonno, entrambi uccisi durante l’assedio. Oggi Adis è un uomo sposato. “E per la prima volta nella mia vita -afferma- sono felice”. The Bosnian Identity è un viaggio nella memoria della Bosnia. Una nazione bloccata tra voglia di rinascita e spinte al nazionalismo, in una transizione ancora presente tra passato e futuro.

ORARIO
Da lunedì a sabato: 16:00 - 19:30

 

 

 

 

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