1992-2022. La guerra in casa

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Una mostra e una serie di conferenze, a distanza di trent’anni dall’inizio del lungo assedio di Sarajevo, per un approfondimento dedicato alle guerre jugoslave prendendo in prestito il titolo del libro di Luca Rastello. Con Roberta Biagiarelli, Luigi Ottani, Marcello Flores, Azra Nuhefendić, Mario Boccia, Martina Napolitano, Giustina Selvelli, Simone Attilio Bellezza e Marina Lalović

Trent’anni dall’inizio dell’assedio di Sarajevo.

La guerra in casa, perché colpisce i civili, le loro abitazioni, la quotidianità. La guerra in casa, perché allora come oggi scoppia nella nostra casa comune europea. La guerra in casa, perché uccide, devasta e cancella l’anima di uno dei simboli della civilizzazione umana: la città. La guerra in casa, perché entra nella nostra vita attraverso i media e gli sguardi e le storie di uomini e donne costretti alla fuga.

A distanza di trent’anni esatti dall’inizio, il 5 aprile del 1992, del lungo assedio di Sarajevo, prendiamo in prestito il titolo del libro di Luca Rastello per una rassegna di approfondimento dedicata alle guerre jugoslave.

Dal 2 al 19 giugno, un cartellone di incontri con ospiti di primo piano per provare a comprendere storia e attualità in tutta la loro complessità.

Dialogheremo con Roberta Biagiarelli, Luigi Ottani, Marcello Flores, Azra Nuhefendić, Mario Boccia, Martina Napolitano, Giustina Selvelli, Simone Attilio Bellezza e Marina Lalović.

PROGRAMMA:

2 giugno, ore 17.30 - Inaugurazione di Shooting in Sarajevo - Mostra fotografica A cura di Roberta Biagiarelli e Luigi Ottani, visitabile dal 2 al 19 giugno

“Shooting in Sarajevo”, un’esposizione nata dal progetto che dalla primavera del 2015 ha visto Ottani e Biagiarelli tornare negli stessi luoghi da cui i cecchini tenevano sotto assedio Sarajevo e i suoi abitanti, scattando da lì le fotografie oggi in mostra. Gli appartamenti di Grbavica, l’Holiday Inn, la caserma Maresciallo Tito, le postazioni di montagna sono divenuti il punto di vista ideale per perdersi nella mente di chi, da quegli stessi luoghi, inquadrava per uccidere.

6 giugno - ore 21.00 - Gli ultimi giorni dell'umanità. Conferenza con Daniele Frisco

Una conferenza introduttiva per fornire elementi utili a comprendere i temi che saranno trattati nel corso della rassegna: un viaggio nella complessa storia jugoslava e bosniaca, tra politica, cultura e mito. Nel corso della serata saranno approfonditi alcuni eventi che hanno cambiato la storia europea e che incredibilmente, a distanza di trent’anni, sembrano ripresentarsi nel cuore del continente.

7 giugno - ore 21.00 - Il genocidio - Presentazione del libro di Marcello Flores (Il Mulino, 2021)

Già docente di Storia contemporanea e Storia comparata all’Università di Siena, dove ha diretto il Master europeo in Human Rights and Genocide Studies, in questo saggio Marcello Flores analizza il significato di un termine utilizzato per la prima volta nel 1944 e ancora oggi controverso, nonostante il diritto internazionale con la Convenzione del 1948 ne abbia sancito il significato.

9 giugno - ore 21.00 - Incontro con Azra Nuhefendić in dialogo con Daniele Frisco. Giornalista di origine bosniaca, dal 1995 vive e lavora a Trieste. Dopo aver scritto per il quotidiano Oslobodjenje di Sarajevo, negli anni Ottanta si è trasferita a Belgrado, dove ha lavorato per la radio e la TV fino allo scoppio della guerra. Ha vinto numerosi e prestigiosi riconoscimenti per l’attività giornalistica svolta, collabora con Il Piccolo ed è corrispondente per OBC Transeuropa. Durante la serata racconterà l’atmosfera della Sarajevo degli anni Ottanta e la vita nei mesi che hanno preceduto la guerra e l’assedio della capitale bosniaca.

12 giugno - ore 17.00 - Fotografie dall'assedio - Incontro con Mario Boccia in dialogo con Daniele Frisco. Mario Boccia, che lo scorso aprile ha ricevuto la medaglia d’oro della città di Sarajevo, è uno dei fotografi che meglio di tutti hanno documentato dall’interno gli anni dell’assedio, tanto che i suoi scatti saranno esposti in maniera permanente al Museo Storico della Bosnia Erzegovina. Durante la serata verranno proiettate alcune delle sue celebri fotografie, per l’occasione commentate dallo stesso autore. Un modo per ricostruire gli anni dell’assedio attraverso lo sguardo di un osservatore che ha amato e vissuto Sarajevo nel suo momento più drammatico.

17 giugno - ore 21.00 - Capire i Balcani occidentali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri. Con Martina Napolitano e Giustina Selvelli. Martina Napolitano è curatrice e coautrice del libro “Capire i Balcani occidentali. Dagli accordi di Dayton ai giorni nostri” (Bottega Errante Edizioni). In questo volume, ricercatori e giornalisti che da anni si occupano della penisola balcanica tracciano una panoramica ricca e aggiornata delle caratteristiche e dei fenomeni che hanno caratterizzato i Balcani Occidentali a partire dal 1995, anno degli accordi di Dayton. Docente di lingua russa e traduzione all’università di Trieste, traduttrice e giornalista, Martina Napolitano collabora con OBC Transeuropa e ha di recente lanciato il progetto Meridiano 13.

18 giugno - ore 17.00 - Il destino dell'Ucraina. Il futuro dell'Europa. Con Simone Attilio Bellezza, ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Napoli Federico II. In questo libro, uscito a inizio anno (Edizioni Scholè, 2022), Simone Attilio Bellezza anticipava i rischi di un’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Un volume che aiuta a capire le dinamiche che hanno portato all’escalation del conflitto, risalendo al rapporto dell’Ucraina con l’Impero russo, l’Unione sovietica poi e l’attuale Federazione russa e ripercorrendo il processo di democratizzazione ed europeizzazione avviato dal governo di Kyïv. Pagine che guardano non solo agli equilibri della geopolitica, ma anche e soprattutto all’evoluzione storica dell’Ucraina post-sovietica.

19 giugno - ore 17.00 - La cicala di Belgrado. Con Marina Lalović, autrice del libro La cicala di Belgrado(Bottega Errante Edizioni). Nata a Belgrado, dal 2000 Marina Lalović vive in Italia e attualmente è parte della redazione esteri di Rainews24, oltre a collaborare con Radio Rai 3. In questo libro ripercorre, tra ricordi e attualità, i quartieri della sua città. Una riscoperta, anche per lei, di quei luoghi lasciati poco prima della caduta del regime di Milošević: un itinerario fatto di musica, cibo, piazze, personaggi, bombardamenti, quotidianità, sempre a cavallo tra lucidità e malinconia, tra razionalità e affetto.

19 giugno - ore 18.30 - Balkan Express. Concerto di chiusura della reassegna. Dal nome del celebre treno che collegava Vienna a Istanbul, un viaggio da occidente a oriente attraverso il ritmo crocco di musiche balcaniche. Con: Armando Illario (voce e fisarmonica), Giulia Taccagni (voce e percussioni), Massimo Latronico (chitarra e lauto), Carmelo Colajanni (clarinetto, duduk, nay) e Andrea Quaglia (contrabbasso).

Si veda il programma dettagliato della rassegna .

INFO:
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