14 settembre 2009

Si inaugurano oggi le cantine di produzione del formaggio nel sacco dell'Erzegovina, nell'ambito di un progetto di cooperazione finanziato dal ministero Affari Esteri e realizzato dall'italiana UCODEP

Fonte: UCODEP

Alla presenza del Ministro dell'Agricoltura, delle Foreste e delle Acque della Repubblica Srpska, dei rappresentanti dell'Ufficio di cooperazione Italiana a Sarajevo e delle autorità locali, si svolge oggi la cerimonia di inaugurazione delle 10 cantine familiari di produzione del formaggio nel sacco, ristrutturate e messe a norma igienico sanitaria secondo standard europei nelle Municipalità di Nevesinje e di Ljubinje, nell'ambito del progetto "Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli di pregio dell'Erzegovina" finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano ed implementati dall'organizzazione non governativa UCODEP.

Gli interventi nelle cantine sono stati realizzati dai produttori grazie all'assistenza tecnica fornita dallo staff di UCODEP in collaborazione con esperti italiani di ANFOSC - Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo, esperti della Facoltà di Agraria di Sarajevo e dell'Associazione dei produttori agricoli di Nevesinje e con il contributo finanziario fornito dal ministero degli Affari Esteri Italiano e del ministero dell'Agricoltura delle Acque e delle Foreste della Repubblica Srpska.

Le 10 cantine ristrutturate rappresentano un altro importante risultato raggiunto da UCODEP e dai partner locali ed italiani, nel processo in atto da ormai più di 4 anni e volto al sostegno dei piccoli produttori di formaggio nel sacco, e di altri prodotti tipici dell'Erzegovina. Nel settore caseario, tra le attività realizzate sino a questo momento con i fondi del ministero Affari Esteri, della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, si ricordano la ristrutturazione e messa a norma di altre 6 cantine familiari di produzione del formaggio, l'assistenza tecnica per la definizione di un disciplinare di produzione, la fondazione dell'associazione dei produttori di tutta l'Erzegovina per la tutela del formaggio nel sacco, la formazione e l'assistenza tecnica ai produttori per il miglioramento della qualità e dell'igiene della produzione. Un'importante contributo è stato quello fornito per il sostegno al marketing e alla promozione del formaggio nel sacco, anche attraverso la partecipazione a fiere ed eventi a livello della Bosnia Erzegovina ed a livello internazionale.

Dal 2006 il formaggio nel sacco è divenuto presidio internazionale Slow Food e grazie alla Fondazione Slow Food International ha potuto partecipare ad importanti manifestazioni internazionali come il Salone del Gusto di Torino e Cheese, dove ha ottenuto un enorme successo in termini di gradimento da parte del pubblico e di visibilità su tutti i media italiani.

Anche questo anno, dal 18 al 21 settembre il formaggio nel sacco sarà presentato alla manifestazione Cheese 2009, dove saranno presenti il presidente e il vice presidente della costituenda Associazione per la tutela del formaggio nel sacco dell'Erzegovina. Il 19 settembre a Brà (CN), durante la manifestazione Cheese, sarà anche organizzata una tavola rotonda sul tema della tutela dei formaggi tradizionali a latte crudo, alla quale prenderanno parte esperti italiani e rappresentanti del ministero dell'Agricoltura della Repubblica Srpska e della Federazione di Bosnia Erzegovina, dell'Agenzia per la Sicurezza Alimentare della BiH, delle Facoltà di Agraria di Sarajevo e dell'Ufficio Veterinario della Bosnia Erzegovina. L'obiettivo è quello di uno scambio di esperienze che possa portare, sulla base del modello italiano ed europeo, ad una rapida approvazione da parte delle autorità competenti della Bosnia Erzegovina di leggi che consentano la certificazione geografica, la tutela dei prodotti tipici e la produzione e la vendita di formaggi tradizionali a latte non pastorizzato.

Tutti gli attori coinvolti sono infatti convinti che senza l'adozione di un sistema legislativo ed organizzativo adeguato a livello dello stato, delle entità e degli enti pubblici locali in Bosnia Erzegovina, la sopravvivenza del tradizionale formaggio nel sacco e di altri formaggi tipici come quello di Livno e di Travnik è fortemente a rischio, con gravi conseguenze non solo sull'economia delle famiglie dei piccoli produttori delle aree rurali, ma anche per lo sviluppo del settore turistico in Bosnia Erzegovina.