Macedonia, scontri etnici dopo un omicidio

22 maggio 2014

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Scontri tra manifestanti e forze di polizia, lancio di pietre, decine di arresti e molti feriti. E' pesante il bilancio di due giorni di guerriglia urbana nel quartiere di Gjorče Petrov a Skopje. 

Tutto è cominciato lunedì scorso, quando un giovane del quartiere - di etnia macedone – è stato accoltellato a morte. Secondo la ricostruzione della polizia il diciottenne Angel P. (questo il nome della vittima) sarebbe stato ucciso dopo aver tentato insieme al padre di fermare chi stava tentando di rubargli la bicicletta.

La polizia ha presto fermato il sospetto omicida. Quando l'identità del fermato è divenuta pubblica (Naser E., di etnia albanese) gli animi si sono surriscaldati in fretta, dando vita alla protesta violenta. Una piccola folla ha tentato di entrare nel vicino quartiere di Saraj, abitato prevalentemente da albanesi, ed è stata fermata solo dallo spiegamento di forze anti-sommossa. Alcuni negozi e ristoranti - proprietà di cittadini di etnia albanese - sono stati devastati e dati alle fiamme.

Martedì mattina la tensione si è nuovamente accesa quando una manifestazione di protesta ha attraversato la strada principale di Gjorče Petrov, sfilando fino alla casa della vittima per accendere delle candele, per poi dirigersi ancora verso Saraj. La polizia ha bloccato loro la strada, e nuovi scontri sono durati per buona parte della giornata.

Al termine della giornata, la procura di Skopje ha comunicato che cinque persone sono state ufficialmente denunciate, con accuse che prevedono la reclusione fino a cinque anni.

Gli eventi di Gjorče Petrov riportano alla luce forti tensioni ancora presenti tra macedoni e albanesi, i due principali gruppi etnici in Macedonia (rispettivamente il 63 e 25 percento della popolazione). Al centro del conflitto ancora una volta la capitale Skopje, già teatro di simili battaglie urbane già nel 2012 e 2013.

LINK: BalkanInsight, Dnevnik


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