Guerre ibride, dipendenza energetica, propaganda russa, fallimento dello stato, terrorismo, migrazioni... “La Bulgaria è in un'area della comunità euro-atlantica a forte concentrazione di rischi e minacce”. La frase è tratta da “Prospettiva 2020: la Bulgaria e la Nato in materia di difesa europea”, rapporto strategico redatto dal ministero della Difesa bulgaro che verrà presentato al prossimo vertice della Nato, previsto a Cardiff il 4 e 5 settembre.
Le organizzazioni internazionali attive nelle Repubbliche post-jugoslave nel corso degli anni '90 e nel decennio seguente hanno “corrotto l'economia di quei paesi agendo come datori di lavoro temporanei senza alcuna strategia sostenibile di lungo termine”.
Dopo le inondazioni della scorsa primavera il governo centrale della Bosnia Erzegovina aveva promesso un sostegno finanziario di 5 milioni di euro. Ma in Federazione, una delle due Entità che costituiscono la Bosnia Erzegovina, i soldi non sono ancora arrivati.
Un'arteria lunga tre chilometri che si snoda dalla Torre di Galata a Piazza Taksim, a Istanbul, e dove vi passeggiano ogni giorno quasi un milione di persone
Non solo stessi format e forte condizionamento culturale. Ma anche condivisione di programmi, conduttori italiani che si spostano in Albania ed editori dal passaporto italiano.
Tra i vari incontri inevitabili per le vie di Istanbul vi è quello con un venditore di Simit col suo caratteristico carretto rosso, con vetrine e tendina parasole.
Una lista creata dal Parlamento europeo su Foursquare ci conduce nei luoghi-simbolo della costruzione dell'Unione, dove sono stati firmati i trattati fondamentali della storia dell'integrazione europea
Anni fa si sono trasferiti a Londra per studiare cinema (Paolo) e fotografia (Cesare). Poi un lungo viaggio, seguendo la via della seta, a coronare il loro sodalizio. Ne è nato il documentario Routes, di cui abbiamo già parlato in passato.