Le firme raccolte sono regolari, ma il quesito è incostituzionale ed inaccettabile. Questo il responso della Corte costituzionale croata sul cosiddetto referendum “anti-cirillico”, iniziato dai veterani dei conflitti degli anni '90.
Marija Savić e Di Saržinski, cittadina serba la prima e cittadina croata la seconda. Vivono a Sarajevo ma hanno deciso di richiedere in Croazia l'unione civile, grazie alla nuova legge da poco entrata in vigore