Analisi dei flussi migratori e delle problematiche ad essi connesse nella vicina Slovenia. Da terra di emigrazione a snodo di transito.

30/07/2002 -  Anonymous User

La situazione
La Slovenia occupa, tra i paesi di nostro interesse, una posizione peculiare, dovuta allo stadio particolarmente avanzato dei negoziati per l'adesione all'Unione europea, e al potenziale emigratorio relativamente basso in virtù del buon livello socioeconomico, del tasso di disoccupazione al di sotto della media europea e di una popolazione complessiva di soli due milioni di abitanti. Queste caratteristiche hanno reso particolarmente indigesta alle autorità slovene la decisione della Commissione europea di non procedere immediatamente all'applicazione dell'acquis communautaire in materia di libera circolazione dei lavoratori.
Se il potenziale emigratorio della Slovenia è ridotto, il paese è diventato negli ultimi anni uno snodo fondamentale delle migrazioni est-ovest, regolari o irregolari, e anche della tratta di esseri umani, fenomeni che hanno recentemente acquistato un rilievo specifico, in quanto nel futuro prossimo i confini sud orientali della Slovenia costituiranno la frontiera esterna dell'Unione europea. La traduzione in politiche sull'immigrazione e dell'accoglienza di queste preoccupazioni è documentata sia dalla descrizione, da parte del governo sloveno, dell'immigrazione illegale come una minaccia nazionale, sia dall'adozione di pratiche simili ai nostri centri di permanenza temporanea.

Documentazione

Government of the Republic of Slovenia-Public Relations and Media Office, Illegal migration-a threat to Slovenia's national security, January 2001

Government of the Republic of Slovenia-Public Relations and Media Office, No influx of Slovene workers to the EU expected, February 2001

Domenico Chirico, Nuova frontiera, solite politiche per i migranti.


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