Il buon pastore

2 ottobre 2013

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Nel panorama rumeno non è raro scorgere in inverno, all'orizzonte, una sagoma bianca. Una sorta di gigante con tutt'attorno un gregge di pecore.

Di giganti naturalmente non si tratta, ma di più modesti pastori, ricoperti di uno spesso mantello di pelliccia di pecora, per ripararsi dal pungente freddo.

La pratica della pastorizia itinerante in Romania è però in continuo calo. Ed è per rilanciare questa tradizione che un pastore trentacinquenne, originario di Rotbav, Transilvania meridionale, ha deciso di attraversare ben 5 paesi con le sue 300 pecore.

Cristian Suciu ha recentemente terminato il suo viaggio in Polonia, dopo aver attraversato Romania, Ucraina, Slovacchia e Repubblica Ceca, percorrendo in 100 giorni 1,350 chilometri.

In Polonia Suciu ha addirittura incontrato il presidente polacco Bronislaw Komorowski. “Non mi era mai capitato nella vita, un presidente che stringe la mano ad un pastore! Alla fine con questo viaggio ho ottenuto almeno questo”, ha dichiarato Suciu.

Nei monti Carpazi la transumanza su lunghe distanze tra i pascoli estivi e quelli invernali è una tradizione che data perlomeno al Medioevo. In Romania l'interesse nella transumanza sta crescendo e se ne stanno occupando molti etnografi. Ciononostante, per molti pastori rumeni la questione essenziale rimane se la pastorizia, nel paese, avrà o meno un futuro.

Link: Balkan Insight


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