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Allo studio in Montenegro un documento sulla strategia per la riduzione della povertà. Di seguito un resoconto della conferenza che si è tenuta a Podgorica su tale argomento

04/08/2003 -  Tanja Bošković Podgorica

Su suggerimento delle organizzazioni internazionali, il Montenegro ha deciso di definire la strategia per la riduzione della povertà. Il lavoro sulla preparazione della strategia è cominciato nel maggio 2002. Il governo ha approvato la strategia preliminare che successivamente è stata approvata da un team comune della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Nell'agosto 2002 è stato formato il corpo interministeriale coordinato dal Ministero del lavoro e dalla protezione sociale. Dopo alcuni mesi di lavoro sul project task, sul training del futuro team e sulle negoziazioni con i donatori, lo studio del PRSP (Poverty Reduction Strategy Paper - Documento sulla strategia per la riduzione della povertà) ha ottenuto il finanziamento della Banca Mondiale e DFID (UK Department For International Development). In gennaio è stata creato una management unit formata dal Ministero del lavoro e da gruppi di esperti composti dai rappresentanti del settore civile, accademico, statale e dalla comunità internazionale. L'obbiettivo definito è avere un documento pronto per novembre 2003.

In questa cornice giovedì 31 luglio a Podgorica è stata organizzata la conferenza per la presentazione della prima bozza del cosiddetto PRSP (Poverty reduction Strategy Paper ). Erano presenti i rappresentanti dell'autorità montenegrine, delle diverse istituzioni, della società civile e della comunità internazionale. Questo è già un passo in avanti, perché e difficilissimo raggruppare i ministri, sempre pronti a trovare una scusa per non partecipare. È vero che si tratta di un documento coordinato dal governo, ma questa volta il contributo del settore civile è stato importante e la presenza stessa dei funzionari rappresenta la disponibilità ad ascoltare la voce degli esperti indipendenti, anche se spesso per diverse ragioni ciò non si è mai verificato. Occorre che i rappresentanti dei diversi gruppi riferiscano il messaggio ad un pubblico più ampio. Ciò fa parte della strategia del gruppo lavorativo che nelle sue attività di riduzione della povertà ha posto l'accento sui rapporti con tutti i livelli della società. Sia attraverso le pubblicità e le diversi trasmissioni Tv, sia attraverso il materiale che si sta usando come base per la preparazione del piano strategico. Per esempio il progetto "Households survey", in fase dir realizzazione presso l' Institute for Strategic Studies and Prognosis (think tank locale), è composto da un ampio rapporto che analizza diversi aspetti della vita delle famiglie.

I risultati presentati alla conferenza mostrano che circa il 9,4% della popolazione montenegrina (62.000 abitanti) vive sotto la soglia che indica la povertà assoluta, cioè 107 Euro al mese. Più di un terzo della popolazione è vulnerabile in senso economico. Dal momento che la concentrazione della popolazione intorno alla linea della povertà è piuttosto consistente, nel caso in cui tale soglia si modificasse, una percentuale significativa della popolazione entrerebbe nella categoria della povertà assoluta.

Il capo dell'ufficio della Banca mondiale per la Serbia e Montenegro, Rory O'Sullivan, ha stimato che la bozza della strategia è stato preparato in un tempo relativamente breve, il che potrebbe essere un segno che il Montenegro si è dedicato allo sviluppo economico e alla riduzione della povertà. Sullivan ha spiegato quanto è positivo che la strategia per la riduzione della povertà sia rivolta a tutti i segmenti della economia e alla società in genere, in questo modo una volta terminata potrà essere una buona base per la partecipazione dei diversi donatori. Il rappresentante della Banca Mondiale, infine, ha spiegato che l'aiuto cruciale della Banca Mondiale riguarderà il framework della PRSP.

"Lo sviluppo economico combinato con la politica dell'aiuto alle famiglie più vulnerabili è la strada migliore per la riduzione della povertà", ha detto alla conferenza Slavoljub Stijepovic, ministro del lavoro e della protezione sociale.

Le ricerche condotte finora non hanno incluso i redditi e le spesse dei profughi, IDPs ed i Rom. Un particolare problema riguarda la povertà dei profughi e degli IDPs, che rappresentano quasi il 7% della popolazione, mentre il 90% di queste persone vive sotto la soglia di povertà, ha detto ieri il leader del gruppo di lavoro, il professore Gordan Djurovic, alla conferenza organizzata per presentare il primo draft della "Strategia dello sviluppo e la riduzione della povertà.

UNDP recentemente ha dedicato i fondi per una un'ulteriore ricerca per completare il documento della strategia. Ivan Toskic, direttore del Centro democratico dei Rom, ha dichiarato ieri che i Rom si aspettano molto dal PRSP. Spiegando che il 60% dei Rom vive in condizioni che sono sotto il minimo necessario per l'esistenza e che i progetti fatti finora non sono stati ben indirizzati sui loro problemi.

La professoressa Djurovic ha spiegato che con lo studio sui profughi, IDPs e i Rom non finirà il lavoro, ma si procederà con le analisi per capire quanto il Montenegro sarà in grado di combattere la povertà e quanto si aspetta dai donatori.

Come indicato precedentemente la bozza contiene un'ampia analisi dei diversi settori della società e analizza i diversi gruppi della popolazione. Le raccomandazioni per il miglioramento sono tante. Mancano comunque gli attori, nel senso che gli stessi non si definiscono chiaramente e così nemmeno le proprie responsabilità. Resta ancora tempo per i commenti su questo documento che potrebbero eliminare la possibilità di avere ancora una volta una strategia piena di belle analisi, ma senza però una chiara responsabilità per le azioni concrete. Dopo novembre, quando il PRSP sarà terminato, le reazioni dei donatori mostreranno chiaramente se c'è una strategia chiara.


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