Un'indagine sull'opinione pubblica mette in mostra il calo di fiducia nel governo, ma il partito di maggioranza, DPS, e il suo presidente rimangono al primo posto dei favoriti. Una situazione piuttosto contraddittoria

08/10/2003 -  Tanja Bošković Podgorica

Secondo i risultati delle indagini dell'opinione pubblica, resi noti pochi giorni fa dal CEDEM (il Centro per la democrazia ed i diritti umani), la maggior parte dei cittadini ha fiducia nel Partito Democratico dei Socialisti (DPS) e nel suo leader Milo Djukanovic, mentre soltanto l'11% dei cittadini è contento dei risultati del lavoro del governo. Questa è una situazione contraddittoria, per il fatto che la maggioranza delle cariche ministeriali viene occupata dal DPS e che il premier è lo stesso, Milo Djukanovic.

Inoltre, soltanto il 27,27 % dei cittadini sostiene l'opposizione nel suo boicottaggio del parlamento. La scontentezza verso il lavoro del governo non basterebbe però per un cambiamento della maggioranza politica, perché secondo le indagini l'opposizione perderebbe anche le prossime elezioni. Cioè se si facessero le elezioni straordinarie parlamentari, richieste dall'opposizione, secondo le indagini, la coalizione di maggioranza "Per un Montenegro europeo" vincerebbe il 26,2%, la coalizione "Insieme per i cambiamenti" (opposizione) vincerebbe il 13,7%, mentre il 4,4% dei cittadini voterebbe per l'Alleanza liberale.

È interessante che il 9,2% dei cittadini darebbe fiducia alla forza civile, "Il gruppo per i cambiamenti", che per il momento si sta movendo sotto forma di ONG, che così diventerebbe la terza forza nel parlamento.

Riguardo alla questione del referendum sull'indipendenza del Montenegro, secondo le indagini 40,6% dei cittadini sceglierebbe l'indipendenza, 37,4 % direbbe di no, mentre 22% degli intervistati non ha un'opinione in merito.

L'opposizione considera che si tratta di indagini false, pieni di contraddizioni. L'Alleanza liberale per esempio dichiara che non tiene conto delle indagini in Montenegro, perché le considera dirette dal governo, ha detto la presidentessa, Vesna Perovic. Secondo lei le indagini hanno lo scopo di creare un opinione pubblica, invece che di mostrarla. La Perovic sostiene che queste ultime indagini avevano l'obiettivo di dimostrare che il premier Djukanovic, nonostante si trovi a dover affrontare i più grossi problemi da quando è in politica, è ancora il più favorito.

La portavoce del DPS considera però che l'alto rating del DPS e del premier mostra che i cittadini hanno fiducia nella politica di questo partito e nelle riforme condotte dalla coalizione governativa. Il fatto che il governo non abbia più un forte sostegno della popolazione, secondo Sekulic si giustifica con la spiegazione che si arrivati al punto in cui le riforme non sono molto popolari e provocano resistenza. Una posizione che non convince però. Non si può dire che i cittadini diano il sostegno alle riforme che sta facendo la coalizione, mentre poi si dichiara che si è arrivati al punto in cui le riforme non sono così popolari.

Il direttore del CEDEM, Srdja Darmanovic commenta le accuse dell'opposizione con il fatto che la stessa non è capace di confrontarsi seriamente con la realtà.
"Quando si decide di svolgere le attività fuori del parlamento, questo vuole dire che qualcosa è sbagliato nell'orientamento. L'opposizione ritiene che tutti siano contro di loro, dagli attori politici fino al settore nongovernativo ed i media".

Darmanovic ha commentato ancora dicendo che continua la tendenza alla perdita di fiducia dei cittadini nella classe politica, sia che si tratti della maggioranza governativa o dell'opposizione. Secondo lui, entrambe queste forze politiche dovrebbero riflettere su ciò."Il livello dell'astinenza politica e della scontentezza è abbastanza alto ed i cittadini hanno cominciato una soluzione nelle forze alternative", ha concluso Darmanovic.

vedi anche:
- Montenegro, opposizione unita contro Djukanovic

- Dove va il Montenegro? Un'intervista con Srdjan Darmanovic


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