Ricevuto il plauso dell'Unione Europea la nuova coalizione di governo moldava punta più decisamente ad un miglioramento qualitativo delle relazioni con l'Ue. Dopo la ratifica del memorandum tra Moldavia e Unione, ora il governo mira alla liberalizzazione dei visti e al libero commercio

03/02/2010 -  Iulian Lungu Chişinău

Un nuovo accordo politico

Attualmente, i rapporti tra Repubblica Moldova e Unione Europea sono regolati dall'Accordo di Cooperazione e Partenariato ratificato nel 1994, che è scaduto nel 2008. Da allora, vista la situazione politica in cui versava la Moldavia nell'anno elettorale 2009, l'avvio dei negoziati per il raggiungimento di un nuovo accordo è stato più volte posticipato dai rappresentanti UE. Il cambiamento dei partiti al potere avvenuto negli ultimi mesi del 2009 e la relativa stabilizzazione dei conflitti politici hanno dato nuova linfa vitale ai negoziati per il raggiungimento di un nuovo accordo tra la Repubblica Moldova e l'Unione Europea.

L'Alleanza per l'Integrazione Europea ha fatto dell'integrazione con l'UE il motto della propria campagna elettorale nel corso delle ultime elezioni parlamentari. Per la coalizione è stato facile passare dalle parole ai fatti: le prime visite ufficiali del Primo Ministro Vlad Filat e del presidente ad-interim Mihai Ghimpu hanno avuto come destinazione Bruxelles.

La nuova coalizione di governo moldava ha ricevuto il plauso dell'Unione Europea. Di conseguenza, nel dicembre 2009 il Primo ministro moldavo Vlad Filat e il Commissario UE agli Affari Esteri Benita Ferrero-Waldner hanno ratificato un Memorandum che prevedeva la fornitura di assistenza e di prestazioni di consulenza da parte della UE al governo moldavo. Il Memorandum consente a consulenti europei di alto livello di lavorare gomito a gomito con il governo moldavo, al fine di aiutare le autorità moldave a promuovere e mettere in atto le necessarie riforme strutturali.

Oltre a quanto summenzionato, il 12 gennaio 2010 si è tenuta a Chişinău la prima tornata di negoziati per il raggiungimento di un nuovo accordo politico tra la Repubblica Moldova e l'Unione Europea, evento che rende ancora più plausibile la prospettiva di una felice conclusione dei negoziati. Gunnar Wiegand, a capo delle Delegazioni Europee presenti al tavolo dei negoziati, ha dichiarato che "l'avvio dei nuovi negoziati è già un passo avanti, poiché l'Unione Europea è molto interessata a stipulare un accordo vincente con la Moldavia".

Al momento, la Repubblica Moldova punta al raggiungimento di un accordo che sfoci nella piena liberalizzazione del regime dei visti, nella creazione di un'area di libero commercio e nel raggiungimento di accordi di cooperazione in diversi settori. Il nuovo documento sarà probabilmente ratificato nell'ambito della Politica Europea di Vicinato, ma prenderà atto delle aspirazioni europee della Repubblica Moldova.

Natalia Gherman, vice-ministro degli Affari Esteri e dell'Integrazione Europea, nonché capo della delegazione moldava al tavolo dei negoziati, si è dichiarata molto ottimista, ribadendo la sua convinzione nel fatto che il nuovo accordo avrà lo spirito di un Accordo di Associazione, e le aspirazioni europee della Moldova vi troveranno pieno riconoscimento.

La Romania, un forte sostenitore nell'UE

È di fondamentale importanza sottolineare che la Moldavia avrà nella Romania un forte sostenitore delle sue aspirazioni europee. Nonostante i difficili rapporti con le ex autorità comuniste, la Romania ha sempre espresso il suo appoggio totale al cammino di integrazione europea del Paese. I mutamenti politici avvenuti nell'ultimo anno hanno inequivocabilmente posto nuove basi nelle relazioni moldavo-rumene. Di conseguenza, la prima visita ufficiale all'estero del Presidente rumeno Traian Băsescu dopo la rielezione, avvenuta il 27-28 gennaio 2010, ha avuto come destinazione proprio la Moldavia. In occasione della cerimonia di assegnazione della massima onorificenza moldova, Băsescu ha espresso il proprio pieno sostegno alle ispirazioni europee della Repubblica di Moldova e ha dichiarato che al momento la Romania dispone di 130 milioni di euro in fondi europei da destinarsi a progetti di cooperazione transfrontaliera tra Moldavia, Romania e Ucraina.

A prescindere dagli aspetti tecnici, occorre sottolineare che il nuovo accordo politico con l'Unione Europea costituirà principalmente un impegno da parte della Moldavia a realizzare un processo di riforme istituzionali e legislative mirate a introdurre standard UE in Moldavia. Solo allora, la Moldavia potrà effettivamente ambire ad accedere all'Unione Europea.


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