Giovani macedoni, mammoni o squattrinati?

12 febbraio 2013

bubble icon

Più di 82mila giovani tra i 20 e i 34 anni in Macedonia sono disoccupati, e la maggior parte di loro vive con mamma e papà. Questi i dati dell'ultimo studio dell'Agenzia del Lavoro di Skopje, riportati in tono allarmato dal settimanale economico Kapital, che titola "Hotel mamma".

Secondo il settimanale, il principale problema è rappresentato dall'inserimento nel sistema economico dei giovani senza esperienze lavorative pregresse. “Quelli che l'esperienza ce l'hanno”, ammonisce severo Kapital, “hanno però pretese e aspettative eccessive". 

"Spesso i giovani che trovano occupazione al termine degli studi pretendono subito mansioni da dirigente, auto di servizio e cellulare", è il grido di dolore del settimanale, poco tenero con una generazione che evidentemente considera vittima soprattutto della propria indolenza. Kapital conclude ironico: "più di rado, invece, sembrano mostrare interesse ad informarsi in cosa consiste concretamente il proprio lavoro”. 

Secondo i dati, la maggior parte dei giovani macedoni che ha la fortuna di entrare nel mondo del lavoro trova spazio nel commercio, nei servizi o nel turismo. Evidentemente però non sono molti a farcela visto che, come riporta il settimanale, la disoccupazione giovanile in Macedonia è a un esorbitante 55,9%. Tutti pelandroni?

La risposta agli strali moralisti e “anti-mammoni” di Kapital, è affidata ad un solitario e amaro commento a fondo pagina: “Perché non spiegano a noi giovani come dovremmo fare per lasciare la casa di mamma e papà con 200 euro al mese? Ai tempi della dissoluzione della Jugoslavia, i miei genitori hanno comprato il loro appartamento per tremila marchi tedeschi. Dove la trovo oggi un casa per quella cifra?”

LINK: Kapital

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


blog comments powered by