Crimini UÇK, l'Olanda ospiterà la Corte Speciale

18 gennaio 2016

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“E' importante che giustizia venga fatta. E' per questo che siamo lieti di poter dare alla Corte [Speciale] una sede”. E' con queste parole che il ministro degli Esteri olandese, Bert Koenders, ha confermato venerdì scorso che la Corte Speciale su presunti crimini di esponenti dell'UÇK (Esercito di Liberazione del Kosovo) sarà ospitata all'Aja.

Una richiesta ufficiale al governo olandese era stata portata da tempo dall'Unione europea, che sponsorizza la nuova istituzione giudiziaria, vista “l'esperienza unica dei Paesi Bassi nel campo della giustizia internazionale”.

La Corte Speciale - ufficialmente “Kosovo Relocated Specialist Judicial Institution” - è un organo creato all'interno della cornice costituzionale del Kosovo (ma con sede all'estero) che nasce con lo scopo di portare a giudizio vari esponenti dell'UÇK, per crimini che sarebbero stati commessi dal 1 gennaio 1998 al 31 dicembre 2000.

Tra forti proteste dell'opposizione, della piazza e dei reduci, che parlano di tentativo di discreditare la lotta dell'Esercito di Liberazione del Kosovo, il parlamento di Pristina ha dato luce verde alla Corte nell'agosto 2015. Tra i reati perseguibili dalla corte, che avrà giudici internazionali, crimini contor l'umanità, omicidio, deportazione, tortura, stupro, persecuzione su basi politiche, etniche o religiose.

L'istituzione della Corte è diretta conseguenza del rapporto della Special Investigative Task Force di EULEX sui presunti crimini commessi dall' UÇK, presentato nel luglio 2014 in risposta alle accuse presentate dal rapporteur per il Consiglio d'Europa, lo svizzero Dick Marty.

Secondo Marty, numerosi esponenti dell'UÇK, compreso l'ex premier ed attuale ministro degli Esteri Hashim Thaçi, si sarebbero macchiati di gravi crimini durante e dopo il conflitto con le forze serbe nel periodo 1998-2000. L'accusa più infamante è quella di aver espiantato organi a prigionieri di guerra, per venderli sul mercato nero.

La necessità di trasferire la corte all'estero è emersa dopo le forti polemiche seguite a vari processi ad esponenti UÇK al Tribunale Penale per la ex-Jugoslavia (anche questo ospitato all'Aja) in cui vari testimoni sono morti in circostanze sospette, ho hanno ritirato le proprie deposizioni.

La Corte, che dovrebbe iniziare il proprio lavoro entro la fine del 2016, verrà finanziata dall'Unione europea.


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