Atene, la moschea che (ancora) non c'è

6 agosto 2013

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La gara d'appalto, per quasi un milione di euro, era stata lanciata ad aprile. I primi tre tentativi, però, sono stati un buco nell'acqua: nessuno sembra interessato a costruire la nuova moschea nell'ex base navale di Votanikos, ad Atene.

La realizzazione dell'edificio religioso, il primo per la comunità musulmana ad essere costruito con i fondi del governo ellenico, era stata approvata dopo un lungo iter legislativo e fortissime resistenze, tra cui quella di un gruppo di residenti del quartiere, nonché del vescovo del Pireo Seraphim.

L'approvazione finale del progetto, però, non ha segnato la fine della lunga odissea. Molte delle compagnie che avevano mostrato interesse all'appalto si sono fatte indietro. Alcuni degli imprenditori, parlando al quotidiano Kathimerini, hanno detto apertamente di temere “la reazione di gruppi estremisti”.

Il partito neo-nazista “Alba dorata”, protagonista di azioni di intimidazione e violenza nei confronti delle comunità immigrate in Grecia, è in prima fila contro la costruzione della moschea e ha minacciato di ostacolare con ogni mezzo i lavori.

Il governo ellenico, però, cerca la possibile ragione della mancanza di interesse nell'appalto in una direzione diversa: un tentativo, cioè, di forzare l'esecutivo ad offrire un prezzo più alto. Un ulteriore tentativo è previsto per il prossimo settembre.

Nonostante le prime basi per la costruzione di una “nuova”moschea risalgano al lontano 1890, Atene rimane oggi una delle pochissime capitali europee senza un edificio di culto per la comunità musulmana, costretta ad utilizzare un centinaio di sale di preghiera improvvisate in appartamenti e cantine.

LINK: Greek Reporter


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