Sondaggio in Croazia sui giovani, i loro problemi ed i loro bisogni. Mancano spazi di aggregazione e, soprattutto, la situazione economica spaventa a tal punto che il 51% degli intervistati dichiara di voler emigrare.

16/05/2002 -  Anonymous User

Secondo un sondaggio titolato "I problemi e i bisogni dei giovani" realizzato dal dipartimento di psicologia della Facoltà di Filosofia di Zagabria e dal Club degli studenti di psicologia, il 51% dei giovani e giovanissimi intervistati vedono nel loro futuro l'emigrazione per problemi di lavoro.Realizzato su di un campione di 1905 giovani, con un'età tra il 13 e i 25 anni, il sondaggio è uno dei più completi realizzati nell'ultimo decennio e ribalta la stereotipata concezione che hanno "gli adulti" delle preoccupazioni dei giovani.
Il dato che colpisce è soprattutto quello relativo ai problemi prioritari indicati dai giovanissimi: ai primi tre posti troviamo la preoccupazione per il futuro, a cui seguono la mancanza di momenti e luoghi di socializzazione e la difficoltà a seguire i programmi di studio.
Il problema dell'occupazione viene collegato strettamente alla situazione economica del Paese ma anche ad un sistema scolastico che non prepara all'ingresso nel mondo del lavoro. Infatti "un'istruzione che non offre conoscenze utili per il futuro" è considerato un problema rilevante dal 23,8% degli studenti universitari, ma copre comunque il secondo posto tra le priorità per gli studenti delle scuole superiori e il terzo tra quelli delle medie inferiori. Mettono poi l'accento sull'iniquo trattamento a cui i professori sottopongono gli studenti, il 22,4% alle medie inferiori, il 36,4% alle superiori, il 24,8% degli universitari.
Tra i disagi che i giovanissimi sentono maggiormente troviamo la mancanza di servizi che facilitino la socializzazione (ben il 26,3% dei giovanissimi sottolineano la mancanza di luoghi d'aggregazione, mentre gli studenti delle superiori lamentano genericamente la mancanza di luoghi di ritrovo "dove ascoltare più musica"), luoghi di ritrovo al di fuori della scuola, o di assistenza allo studio.
Ma il dato più preoccupante è senza dubbio quello relativo ad una possibile emigrazione. Il 51% di giovani e giovanissimi dichiara di "aver l'intenzione di emigrare non appena gli si presenterà l'occasione", oltre ad un altro 15% che "probabilmente emigrerà", lasciando solo un misero 21% indeciso e un 12% sicuro che resterà a casa. I motivi di questa visione del proprio futuro possono essere sicuramente riassunte dalla risposta di uno dei giovani intervistati, originario di Slavonski Brod, cittadina della Slavonia al confine con la Bosnia Erzegovina: "Qui non ho alcuna prospettiva, anche se dovessi riuscire a fare l'università. Me ne andrò comunque all'estero. Mio zio è laureato in ingegneria, eppure prepara cemento e incolla piastrelle" (Vecernji List, 9.05.2002).


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