La campagna elettorale:L'ultima settimana della campagna elettorale
in Croazia è stata caratterizzata da tensioni tra opposizione di destra e coalizione governativa,
ma anche dalle accuse reciproche interne alla coalizione stessa. L'SDP ha accusato l'IDS di essere un partito anticostituzionale
ma anche l'HSLS è stato oggetto di pesanti critiche, sospettato di aver segretamente collaborato
con i partiti di destra.
Il presidente dell'HSLS - Drazen Budisa - ha accusato il Premier Ivica Racan di aver dato troppa importanza
alle minacce arrivate da destra, e contemporaneamente di aver favorito l'offensiva della sinistra radicale
all'interno delle istituzioni statali (Jutarnji list, 17 maggio). Nonostante tutto, ed eccetto un incidente avvenuto a Vinkovci
(in prossimità di Vukovar) dove nei giorni del voto due membri dell'SDP sono stati feriti da sconosciuti,
la campagna elettorale si è conclusa tranquillamente.

Le elezioni: Soltanto il 40% dell'elettorato ha usufruito,
il 20 maggio, del suo diritto a votare. Questa percentuale di votanti rappresenta per la Croazia
il record negativo di affluenza al voto.
Persino alle elezioni locali del 1997 il numero dei votanti si era mantenuto
sul 60% degli aventi diritto.
Questo dato viene spiegato dall'HDZ, e dagli analisti vicini alla destra, come segno di una
apatia provocata dalle difficili condizioni sociali e dalle promesse elettorali non mantenute dalla
maggioranza di governo, mentre i partiti della coalizione governativa e gli analisti simpatizzanti,
dichiarano di considerarlo un segno di normalizzazione della vita politica.
Si possono sintetizzare i risultati come segue:
la Città di Zagabria (che possiede il grado di contea) e 14 contee vedono la maggioranza assoluta di eletti
nei partiti dalla coalizione governativa.
A questo proposito ricordiamo che ogni partito si era presentato alle elezioni con una lista propria,
mentre in alcuni casi due o più partiti della coalizione governativa avevano formato a livello locale una lista unitaria.
Per la Contea Istriana il panorama politico rimane stabile. Senza nessuna sorpresa, l'IDS di Jakovcic
ha ottenuto infatti la maggioranza assoluta dei voti.
Cinque contee (quelle con capoluoghi Split,
Sibenik, Gospic, Karlovac e Sisak) hanno dato la maggioranza assoluta alla coalizione "Blocco nazionale",
formata da partiti di destra guidati dall'HDZ.Infine nella Contea di Vukovar i partiti della coalizione
governativa potranno formare una maggioranza soltanto con l'appoggio dal partito serbo - SDSS - di Stanimirovic.

L'HDZ ha perso molti comuni dove governava da anni, ma tutto sommato si è affermato - contrariamente alle
previsioni fatte sulla sua marginalizzazione politica - come secondo partito nazionale, al centro di una destra radicale che può
contare su più di un quarto dei voti.
Alcune liste civiche hanno avuto successi sorprendenti. Tra le altre spicca il risultato a Zagabria (9,5%) della lista
indipendente HIP guidata da Miroslav Tudjman, figlio maggiore del famoso Franjo Tudjman, composta da dissidenti
dell'HDZ con orientamento di estrema destra. La lista ha goduto anche dell'appoggio attivo del noto calciatore Zvonimir Boban.
Commentando il successo della propria lista, Tudjman ha dichiarato:
"La scena politica si è polarizzata, quindi da adesso in poi ci siamo soltanto noi (destra) e loro (sinistra)" (Vjesnik, 21 maggio).
Vesna Pusic, che con il suo HNS ha ottenuto a Zagabria un ottimo
successo (17,62%), considera il successo della destra un dato drammatico (Novi list, 21 maggio). La Croazia è infatti
divisa tra centro e centrosinistra da un lato, e destra radicale dall'altro. Invece i partiti che hanno voluto
mediare - come ha tentato di fare l'HSLS - sono stati castigati.
Infatti l'HSLS a Zagabria era il secondo partito della coalizione governativa, ed ora è passato all'opposizione extra-parlamentare.
Questo dovrebbe far riflettere...
Secondo Jelena Lovric (Novi list, 22 maggio) la totale
responsabilità della rinascita dell'HDZ ricade sulla coalizione governativa, che in un anno e mezzo ha messo in secondo piano
e quasi dimenticato i danni prodotti dall'HDZ durante tutto il periodo degli anni novanta.

24/05/2001 -  Anonymous User

La campagna elettorale:L'ultima settimana della campagna elettorale
in Croazia è stata caratterizzata da tensioni tra opposizione di destra e coalizione governativa,
ma anche dalle accuse reciproche interne alla coalizione stessa. L'SDP ha accusato l'IDS di essere un partito anticostituzionale
ma anche l'HSLS è stato oggetto di pesanti critiche, sospettato di aver segretamente collaborato
con i partiti di destra.
Il presidente dell'HSLS - Drazen Budisa - ha accusato il Premier Ivica Racan di aver dato troppa importanza
alle minacce arrivate da destra, e contemporaneamente di aver favorito l'offensiva della sinistra radicale
all'interno delle istituzioni statali (Jutarnji list, 17 maggio). Nonostante tutto, ed eccetto un incidente avvenuto a Vinkovci
(in prossimità di Vukovar) dove nei giorni del voto due membri dell'SDP sono stati feriti da sconosciuti,
la campagna elettorale si è conclusa tranquillamente.

Le elezioni: Soltanto il 40% dell'elettorato ha usufruito,
il 20 maggio, del suo diritto a votare. Questa percentuale di votanti rappresenta per la Croazia
il record negativo di affluenza al voto.
Persino alle elezioni locali del 1997 il numero dei votanti si era mantenuto
sul 60% degli aventi diritto.
Questo dato viene spiegato dall'HDZ, e dagli analisti vicini alla destra, come segno di una
apatia provocata dalle difficili condizioni sociali e dalle promesse elettorali non mantenute dalla
maggioranza di governo, mentre i partiti della coalizione governativa e gli analisti simpatizzanti,
dichiarano di considerarlo un segno di normalizzazione della vita politica.
Si possono sintetizzare i risultati come segue:
la Città di Zagabria (che possiede il grado di contea) e 14 contee vedono la maggioranza assoluta di eletti
nei partiti dalla coalizione governativa.
A questo proposito ricordiamo che ogni partito si era presentato alle elezioni con una lista propria,
mentre in alcuni casi due o più partiti della coalizione governativa avevano formato a livello locale una lista unitaria.
Per la Contea Istriana il panorama politico rimane stabile. Senza nessuna sorpresa, l'IDS di Jakovcic
ha ottenuto infatti la maggioranza assoluta dei voti.
Cinque contee (quelle con capoluoghi Split,
Sibenik, Gospic, Karlovac e Sisak) hanno dato la maggioranza assoluta alla coalizione "Blocco nazionale",
formata da partiti di destra guidati dall'HDZ.Infine nella Contea di Vukovar i partiti della coalizione
governativa potranno formare una maggioranza soltanto con l'appoggio dal partito serbo - SDSS - di Stanimirovic.

L'HDZ ha perso molti comuni dove governava da anni, ma tutto sommato si è affermato - contrariamente alle
previsioni fatte sulla sua marginalizzazione politica - come secondo partito nazionale, al centro di una destra radicale che può
contare su più di un quarto dei voti.
Alcune liste civiche hanno avuto successi sorprendenti. Tra le altre spicca il risultato a Zagabria (9,5%) della lista
indipendente HIP guidata da Miroslav Tudjman, figlio maggiore del famoso Franjo Tudjman, composta da dissidenti
dell'HDZ con orientamento di estrema destra. La lista ha goduto anche dell'appoggio attivo del noto calciatore Zvonimir Boban.
Commentando il successo della propria lista, Tudjman ha dichiarato:
"La scena politica si è polarizzata, quindi da adesso in poi ci siamo soltanto noi (destra) e loro (sinistra)" (Vjesnik, 21 maggio).
Vesna Pusic, che con il suo HNS ha ottenuto a Zagabria un ottimo
successo (17,62%), considera il successo della destra un dato drammatico (Novi list, 21 maggio). La Croazia è infatti
divisa tra centro e centrosinistra da un lato, e destra radicale dall'altro. Invece i partiti che hanno voluto
mediare - come ha tentato di fare l'HSLS - sono stati castigati.
Infatti l'HSLS a Zagabria era il secondo partito della coalizione governativa, ed ora è passato all'opposizione extra-parlamentare.
Questo dovrebbe far riflettere...
Secondo Jelena Lovric (Novi list, 22 maggio) la totale
responsabilità della rinascita dell'HDZ ricade sulla coalizione governativa, che in un anno e mezzo ha messo in secondo piano
e quasi dimenticato i danni prodotti dall'HDZ durante tutto il periodo degli anni novanta.


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