Due sondaggi da poco resi pubblici aiutano a delineare un po' meglio lo stato delle donne in Bulgaria. Tra loro la povertà è molto diffusa. Pochissimi gli spazi in politica.

10/07/2002 -  Anonymous User

In Bulgaria le donne sono più esposte degli uomini al rischio povertà. I loro salari sono più bassi, hanno più problemi di salute e si accollano la maggior parte dei lavori di casa. Emerge da un'indagine nazionale curata dall'Agenzia per l'Analisi Sociale e commissionata dalla Banca Mondiale. Sono stati analizzati dieci "gruppi target" ed in totale sono state intervistate 1160 persone.
Alcuni dati: vi è un 8% in più di donne povere rispetto a uomini poveri, il salario medio percepito dalle lavoratrici rappresenta il 74% del salario percepito dai colleghi maschi. Ma diverse anche le percezioni che si hanno sul "giusto" salario. Gli uomini ritengono che una paga equa dovrebbe aggirarsi attorno ai 710 BGN (rispetto ai 249 attuali) mentre le donne si accontenterebbero di 382 BGN (rispetto alle 186 attuali). Il 41% delle donne prende medicine regolarmente mentre lo fa solo il 30% degli uomini intervistati.
Emersi anche alcuni dati interessanti sul ruolo di "madri" delle donne bulgare. Una su due ritiene, a causa del budget familiare ristretto, di non nutrire sufficientemente i figli e sempre una su due consiglierebbe ai propri figli di lasciare la Bulgaria per emigrare in un Paese dell'Unione europea.
Il 44% dei bulgari ritiene di essere povero mentre solo il 4% dichiara di essere ricco. Interessante analizzare queste percezioni all'interno dei differenti gruppi etnici. Il 91% delle donne rom e l'89% degli uomini rom dichiarano di essere poveri. Le cifre rispettive per quanto riguarda la comunità turca sono del 71% e del 65%. Per la comunità bulgara si scende invece al 49% ed al 44%.
Negli stessi giorni è stata resa pubblica in Bulgaria un'altra indagine sulla crescita del ruolo delle donne nell'economia, nella politica ed in generale nei livelli dirigenziali in Bulgaria. E' emerso che le donne godono di più spazi e si affermano più facilmente quali imprenditrici che non in politica: le donne sono altamente rappresentate nei mass media, nelle ONG ed in campo imprenditoriale mentre scarsissima è la loro presenza ad esempio nelle dirigenze dei partiti politici.


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