Dieci anni dopo la firma degli accordi di Dayton è uscita recentemente una nuova guida turistica su Sarajevo, la prima nel dopoguerra. Pubblichiamo la breve prefazione a firma di Mario Boccia, fotografo ed amico di Osservatorio

28/06/2005 -  Anonymous User

Di Mario Boccia

Parlarne insieme è un occasione per parlare del futuro, non solo di una città così importante nella storia, ma anche dell'Europa stessa, per come riusciremo a costruirla.

Una guida storico-turistica per una città particolare e unica al mondo, dove culture diverse hanno convissuto in pace per secoli. Purtroppo la memoria storica è selettiva in negativo e anni di guerra finiscono per contare più di decenni di pace.

Chi considera il tempo una variabile dipendente dalla propria volontà, scoprirà Sarajevo poco a poco, semplicemente passeggiando e utilizzando tutti e cinque i sensi, oltre che la sua esperienza.

Sarajevo è piena di segni di riconoscimento che la rendono unica. Segni evidenti, nei monumenti e nella struttura urbana, o da scoprire, nei modi, nel carattere, nelle arti e nella cultura dei suoi cittadini.

Alla grande forza di resistenza-civile alla guerra, che fa parte di quella cultura, ho voluto rendere omaggio restituendole 13 foto-storie in bianco e nero scattate tra il '92 e il '96.

E' facile innamorarsi di Sarajevo (e a Sarajevo).

Sarajevo. Guida storico-turistica
Curato da Paciucci G., Pedone E.
Le Balze, 2005


Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!