Sarajevo: riapre la collezione Ars Aevi

5 febbraio 2014

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Il 6 febbraio si inaugura a Sarajevo, presso il centro Skenderija, la riapertura della collezione Ars Aevi. Un progetto, dedicato all'arte contemporanea, nato durante l'assedio per iniziativa di Enver Hadžiomerspahić assieme a un gruppo di intellettuali della città.

“Dopo i primi mesi dell’assedio mi sono reso conto del dramma che si consumava attorno a me. Una mattina mi sono svegliato con un’idea: perché non mandare da Sarajevo sotto assedio un invito ai più grandi artisti del mondo, perché con le loro opere potessero contribuire alla nascita del futuro museo dell’Arte Contemporanea di Sarajevo?” E' Enver Hadžiomerspahić, che racconta in un'intervista di Christian Elia come iniziò l'idea del progetto Ars Aevi.

E' stata una battaglia per dare alla città il respiro culturale che la guerra gli aveva portato via, una forma di resistenza civile alla "barbarie": dal 1993, anno in cui Hadžiomerspahić riesce ad arrivare a Venezia in occasione della 50^ edizione della Biennale per promuovere per la prima volta il progetto, fino ai giorni nostri con l'inaugurazione del prossimo 6 febbraio. E' un progetto che ha visto l'Italia molto coinvolta, con l'adesione di artisti quali Michele Pistoletto, o Renzo Piano che Hadžiomerspahić incontrò a Genova nel 1999 quando era anche ambasciatore dell'Unesco.

Piano andò a Sarajevo nel 1999, quando si tenne la prima esposizione delle opere raccolte fino ad allora di importanti artisti quali Pistoletto, Kounellis, Castellani, Abramović, Kapoor, Viola, Kosuth, Boetti, Paladino e tanti altri. Assieme al Comune individuò il terreno dove poi avrebbe dovuto sorgere il museo permanente Ars Aevi che Piano aveva deciso di progettare, vicino allo "Zemaljski Muzej" e all' "Historijski Muzej Bosne i Hercegovine" (Museo di Storia di Sarajevo, già Museo della Rivoluzione).

Dal 2000 le tappe sono state tante e ad oggi ci sono il disegno, i permessi e il terreno, il ponte sulla Miljacka costruito secondo il progetto di Piano e che porta il suo nome, ma per proseguire servono fondi. Scrive Klix.ba che l'inaugurazione della collezione di domani presso la struttura Art Depot del Center Skenderija - ristrutturata con fondi governativi italiani - vedrà la presenza di: Enver Hadžiomerspahić della Fondazione Ars Aevi, di Salmir Kaplan - ministro della Cultura e Sport della Federazione di Bosnia Erzegovina, Ivica Šarić - ministro della Cultura e Sport del Cantone di Sarajevo, il sindaco di Sarajevo Ivo Komšić, l'ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, Ruggero Corrias.

La collezione sarà a aperta al pubblico tutti i giorni eccetto il lunedì, come scrive il quotidiano online 24Sata, dietro pagamento di un biglietto di ingresso (adulti 4 KM, 2 euro e 2 KM per gli studenti) affinché anche i cittadini diventino diretti sostenitori e promotori di questa importante collezione d'arte contemporanea che a breve si arrichirà di opere provenienti da Podgorica e Istanbul.


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