Addio, Kemal Monteno

22 gennaio 2015

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Ieri mattina, verso le 11, nell'ospedale “Rebro” di Zagabria è morto Kemal Monteno, uno dei più noti ed amati cantautori dell'area jugoslava e post jugoslava.

Kemal Monteno

 

La notizia è stata data al portale sarajevese Klix dalla figlia di Kemal, Adriana, ed è subito rimbalzata sulle aperture di tutti i media bosniaco erzegovesi. Monteno era malato da tempo, e le sue condizioni si erano aggravate dopo un recente trapianto di rene.

Monteno era nato a Sarajevo il 17 settembre 1948. Suo padre, Osvaldo, era un italiano di Monfalcone, partito come soldato per la Jugoslavia nella Seconda guerra mondiale. A Sarajevo aveva incontrato una donna bosniaca, Bahrija, per la quale aveva lasciato la moglie italiana che nel frattempo aveva avuto una figlia, Daniela, sorella di Kemal per parte di padre.

Secondo quanto raccontato dallo stesso cantautore (v. le interviste riportate in calce alla biografia pubblicata sulla pagina inglese di Wikipedia ), il padre, che parlava solamente italiano, gli cantava canzoni, mentre la madre gli cantava sevdalinke. Entrambi i genitori, che avevano trovato impiego allo stadio di Koševo, lo avrebbero così avviato involontariamente ad una folgorante carriera musicale, iniziata nella seconda metà degli anni sessanta.

Kemal, soprannominato il “Roy Orbison bosniaco”, era considerato una leggenda soprattutto a Sarajevo, città dove si era sposato e dove era rimasto anche durante gli anni dell'assedio. Uno dei suoi pezzi più famosi è probabilmente proprio "Sarajevo ljubavi moja", Sarajevo amore mio, omaggio alla città natale.

Molti dei principali intellettuali, artisti e personalità di rilievo della capitale bosniaca si sono uniti in queste ore al cordoglio della famiglia. "E' come se fosse caduto un grande albero", ha dichiarato Goran Bregović al quotidiano "Dnevni Avaz". Il poeta e scrittore Abdulah Sidran ha dichiarato che Monteno era il simbolo di quanto di più ci era caro della Bosnia, e di quanto si è cercato di “distruggere durante l'aggressione del 1992-1995. Una persona che tutti amavano, che apparteneva a tutti, che amava tutti e alla quale tutti appartenevano.” Il direttore del festival “Sarajevska zima”, Ibrahim Spahić, ha dichiarato che la morte di Monteno rappresenta una “ferita per lo spirito di Sarajevo”, mentre il giovane cantautore sarajevese Damir Imamović, protagonista di un rinnovamento della sevdah, il tradizionale genere musicale bosniaco, ha ricordato di aver imparato a fare i primi accordi alla chitarra suonando i pezzi di Monteno. L'attore croato Rade Šerbedžija, particolarmente vicino al cantautore negli ultimi anni, lo ha descritto come un “fratello, autore delle più belle canzoni che ci sono in tutta l'area ex jugoslava.” Klix.ba ha raccolto alcune di quelle canzoni in un'apposita pagina del portale.


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