Roberta Biagiarelli durante lo spettacolo

Monologo teatrale, ispirato dal libro di Luca Rastello "La guerra in casa". Scritto da Giovanna Giovannozzi e portato in scena da Roberta Biagiarelli (Teatro Settimo di Torino) per la regia di Simona Gonnella

05/05/2005 -  Anonymous User

Centinaia di esibizioni in Italia ed all'estero. Il monologo teatrale "A come Srebrenica" è stato per molti il primo stimolo a voler capire meglio quanto sia avvenuto a Srebrenica e nei tragici anni della guerra in Bosnia.

Lo spettacolo è stato ispirato dal libro di Luca Rastello "La guerra in casa" ed è stato scritto da Giovanna Giovannozzi e portato in scena da Roberta Biagiarelli (Teatro Settimo di Torino); la regia è di Simona Gonnella.

Lo spettacolo, negli anni scorsi è stato presentato anche in Bosnia, a Sarajevo. "Ero molto emozionata. Ho recitato l'intero pezzo in italiano ma ogni tanto ci si fermava per permettere la traduzione per comprendere alcune scene cruciali" ha dichiarato Roberta Biagiarelli in una di quelle occasioni "quando il sipario si è chiuso molte donne di Srebrenica mi si sono avvicinate e mi hanno ringraziato con le lacrime agli occhi". "Certo in Italia riesco a far passare più informazioni su quello che è avvenuto a Srebrenica ma qui la storia la conoscono già, era, ripeto, la componente emotiva quella più rilevante".

Roberta Biagiarelli ha poi spiegato che l'idea di mettere in scena lo spettacolo le è venuta dopo la lettura di "La guerra in casa" di Luca Rastello. Nel 2001 l'attrice ha anche visitato la cittadina della Bosnia orientale ed "è stata un'esperienza particolare. Idealmente avevo già visitato Srebrenica molte volte ... ritengo importante raccontare questa storia in Europa. A volte, dopo un mio spettacolo in Italia, molti mi chiedevano se fosse tutto vero quello che raccontavano. Ed io mi ritrovavo costretta a dire che la realtà purtroppo superava nell'atrocità lo spettacolo".

Il monologo "A come Srebrenica" è nato nel 1998 e fino ad ora è stato messo in scena più di 100 volte. Dall'anno scorso ne esiste anche una versione in spagnolo. Ma la sua "vita teatrale" è, nelle intenzioni di chi lo ha messo in scena, solo agli inizi.

Ha partecipato a diversi festival ed ha vinto il premio per la drammaturgia "Gherardo Gherardi" dedicato a Pier Paolo Pasolini.


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