C'era una volta: viaggio estetico nella cultura pop dell'ex Jugoslavia

1 ottobre 2014

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E’ ancora una volta il web a restituirci una miniera virtuale di documenti e immagini: si tratta di  “Once upon a time in Yugoslavia ”, un viaggio estetico nella cultura pop della ex Jugoslavia. 

Illustrazioni, design, architettura, copertine di dischi, riviste e libri, caratteri tipografici, locandine e immagini pubblicitarie dell'universo estetico jugoslavo, dalla creazione della Federazione nel 1943 fino all'inizio della disgregazione nel 1991. I materiali visivi sono stati raccolti sulla piattaforma di micro-blogging Tamblr da un gruppo di giovani creativi e visual designer serbi.

Il tlog, ovvero un blog con poche parole e molte immagini e multimedialità, è un viaggio dello sguardo dal sapore retrò in un archivio di immagini, dall’architettura plastica delle città socialiste, all’arte visiva espressa dal design, dalla moda, dalla pubblicità e dalla musica. Immagini che hanno dato forma e colore ai movimenti culturali che hanno animato la Jugoslavia negli anni '70, accompagnando gli eventi più o meno conosciuti che hanno fatto la cultura pop di un tempo.

Così tra le pietre miliari di quell’epoca troviamo le Olimpiadi invernali di Sarajevo '84, l’evento che portò alla ribalta una delle mascotte più cool e famose di sempre: il lupacchiotto Vučko, disegnato dall’illustratore sloveno Jože Trobec. Grafica tipicamente anni Ottanta, e rigorosamente pop, anche per il poster speciale dei Giochi, commissionato ad Andy Warhol, e per i manifesti ufficiali dell’evento realizzati dal pittore bosniaco Ismar Mujezinović.

Grande spazio è dedicato anche al movimento della New Wave jugoslava, un autentico terremoto nel campo della musica e della cultura che, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, si candidò ad essere il movimento culturale più dirompente in Jugoslavia. Decine e decine di immagini illustrano questi sommovimenti dello sguardo e della cultura, riflessi nelle copertine delle riviste che più di altre li hanno rappresentati, come "Polet" pubblicata a Zagabria e "Džuboks" di Belgrado.

Ricchi contributi sono offerti anche dall'apporto del gruppo di illustratori della “Terza generazione”, un movimento che a partire dagli anni '70, con Mirko Ilić, Kostja Gatnik, Igor Kordey, ha cambiato l’estetica del fumetto in Jugoslavia. Dagli anni '70 provengono i contributi più ricchi, in seguito al pullulare delle attività di esploratori di avanguardie e sperimentatori che si trovavano, ad esempio, a Zagabria all'evento internazionale di graphic design e comunicazione visuale “Zgraf” fondato nel 1975, oppure al festival del cinema “FEST” di Belgrado, l’unico festival in una paese socialista capace di attirare star di Hollywood come Robert De Niro e Jack Nicholson, e registi di prim’ordine come Francis Ford Coppola o Pier Paolo Pasolini.


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