Matteo Pugliese 30 giugno 2016

L'Abkhazia ha aperto recentemente a Roma un Istituto di Cultura per promuovere iniziative storico-culturali e far conoscere all'Italia la giovane Repubblica de facto 

Il 17 giugno è stato inaugurato a Roma l'Istituto abkhazo di Cultura alla presenza del ministro degli esteri di Sukhumi Viacheslav Chirikba e del viceministro Kan Taniya. L’istituto è stato intitolato al poeta Dimitry Gulia, inventore dell’alfabeto abkhazo moderno. Hanno partecipato anche diplomatici dei paesi che riconoscono ufficialmente l'Abkhazia, tra cui il Consigliere d'ambasciata Vitaly Fadeev ed il Secondo Segretario Danis Bashirov, in rappresentanza dell'ambasciatore russo impegnato a San Pietroburgo in occasione della visita del premier Renzi. Erano presenti anche il Ministro Consigliere dell'ambasciata del Venezuela presso la Santa Sede Maria Guilarte Calles e la Seconda Segretaria per gli affari politici dell'ambasciata venezuelana in Italia Maylyn Lopez. 

Nel corso dell'inaugurazione Chirikba ha riassunto la storia e l'etnogenesi del popolo abkhazo, imputando il mancato riconoscimento internazionale alla stretta alleanza che la Repubblica de facto ha stipulato con la Russia. Quello di Roma è il primo istituto culturale d'Abkhazia in Europa, che ospiterà nella sede messa a disposizione dall'avvocato Giugni anche la rivista L’Abcasia Oggi, periodico redatto in italiano, abkhazo, russo e inglese. Si pensa anche ad una traduzione in spagnolo, in quanto lingua ufficiale di Venezuela e Nicaragua.

Il governo di Sukhumi ha scelto un approccio diverso rispetto a quello dell'Ossezia del Sud, che aveva aperto a Roma un ufficio di rappresentanza. In quell'occasione la Farnesina aveva chiarito che non ne riconosceva lo status diplomatico, mentre in questa occasione non vi è stato alcun comunicato italiano. L’ambasciatore georgiano in Italia ha affermato di essere a conoscenza dell’iniziativa e di aver chiesto al comune di Roma ed al ministero degli Esteri di attivarsi per impedirla.

L'Abkhazia mira a sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovendo iniziative storico-culturali e il turismo sul Mar Nero. Tale lavoro di diplomazia diventa tanto più indispensabile ora che le due entità che si sono separate dalla Georgia dopo la guerra del 2008, sembrano prendere strade diverse. Infatti l'Ossezia del Sud terrà un referendum per aderire alla Federazione Russa . Invece l'Abkhazia aspira al riconoscimento internazionale e desidera coltivare la propria vocazione europea, come ha sostenuto a Roma il ministro Chirikba. Nell'occasione è stata annunciata anche l'apertura di un'ambasciata in Nicaragua.

Per il momento i colloqui di Ginevra con la Georgia non portano a progressi e l'Abkhazia non riesce a emanciparsi dal protettorato russo. Il viceministro Taniya stima che nel giro di alcuni anni lo sviluppo del turismo e delle esportazioni potrebbe far crescere l'economia abkhaza, premessa, a suo avviso, di un ruolo più significativo nello scenario regionale.