5 My 2006

Lavoro a Erevan come consulente ambientale per il WWF e sono stata coinvolta da qualche giorno in questo progetto per la risistemazione degli spazi verdi. La situazione è disastrosa: aria irrespirabile, traffico anarchico e città inguardabile. I primi a non avere alcun diritto qui sono i pedoni: non esiste semaforo verde o rosso, devi attraversare la strada sperando nella fortuna, non esiste marciapiede, non esiste una panchina, uno spazio dove prendere una boccata d'aria. Spariscono le zone verdi e spariscono meravigliose opere di architettura: dopo aver eliminato i quartieri centrali ottocenteschi (avanzando la panzana che avrebbero smontato le case per poi ricostruirle come erano in altro luogo) ora si passa alle grandiose opere dell'avanguardia architettonica sovietica. Hanno demolito il Palazzo della Gioventù...ora ne rimane solo l'alto basamento che pare la sua lapide. Mi chiedo perchè la società internazionale non intervenga per difendere il patrimonio artistico. Ma fortunatamente la società civile armena si sta mobilitando. Nei prossimi mesi presenteremo (gruppo di NGO tra cui Armenian Forest NGO e Transparency International) un Piano delle aree verdi e degli spazi pubblici alternativo. Non sarà semplice...anche perchè qui se non sei un "oligarchs", come significativamente vengono definiti gli uomini d'affari, non conti nulla.