L'importazione illegale di un farmaco prodotto in Gran Bretagna, originalmente pensato per trattamenti di disintossicazione, sembra essere all'origine di un forte incremento dell'abuso di stupefacenti in Georgia

21/08/2006 -  Anonymous User

Tom Parfitt - Guardian Unlimited
Traduzione a cura di Maddalena Parolin per Osservatorio sui Balcani

Abbandonate per terra, sulle strade o nelle entrate dei condomini, le siringhe usate testimoniano la crescita della tossicodipendenza in Georgia.

Gli aghi che si vedono sulle strade di Tbilisi, la capitale della Georgia, sono buttati da coloro che fanno uso del Subutex, un trattamento per la disintossicazione da oppio, che paradossalmente è divenuto la nuova droga più popolare nel Paese.

Prodotte in Gran Bretagna, le pillole di Subutex sono disponibili sotto prescrizione medica in più di 30 Paesi nel mondo - inclusa la maggior parte dell'Europa occidentale - come trattamento controllato per l'astinenza da eroina.

Il Subutex contiene buprenorfina, un oppiaceo sintetico come il metadone che provoca un'euforia di media intensità. Al suo utilizzo viene attribuita la diminuzione del 79% delle morti da overdose di oppiacei, registrata in Francia negli ultimi dieci anni.

Ma anziché essere utilizzate per limitare gli effetti dell'astinenza, "acquirenti dottori" fanno incetta di migliaia di pasticche nei Paesi dove è legale, rivendendole poi sul mercato nero.

Le pillole sono illegali in Georgia, ma sono comparse per la prima volta sulle strade circa quattro anni fa. Vengono portate illegalmente nel Paese da venditori di automobili usate e poi rivendute all'interno applicando un enorme sovrapprezzo. I consumatori poi sciolgono e iniettano il Subutex, spesso in pericolosi cocktail con tranquillanti ed antistaminici.

Nonostante le pretese che il presidente Mikhail Saakashvili abbia portato una ventata di democrazia in Georgia quando è arrivato al potere con la "rivoluzione delle rose" tre anni fa, i fondi per la lotta contro l'uso di droghe sono stati drasticamente tagliati, in misura senza precedenti.

Il budget annuale della Georgia per la lotta alla dipendenza dalla droga è stato ridotto da 500.000 lari (circa 190.000€) nel 1998 a 50.000 lari nel 2006.

Il Consiglio Internazionale per il Controllo dei Stupefacenti stima che dal 2003 ci sia stato in Georgia un aumento dell'80% nel numero di persone che fanno abuso di droga, un'impennata che viene attribuita alla crescente disponibilità di Subutex importato illegalmente.

"E' un incremento gigantesco, paragonabile ad uno tsunami," afferma Jana Javakhishvili, coordinatrice a Tbilisi del programma "South Caucasus Anti-Drug" (SCAD), finanziato dalle Nazioni Unite.

L'anno scorso il 39% dei pazienti ricoverati nei centri di disintossicazione in Georgia erano trattati per l'abuso di Subutex, con un aumento di oltre il 29% rispetto all'anno precedente. Si pensa che l'influsso di questa nuova droga abbia causato un aumento generale nella dipendenza, portando il numero totale delle persone che fanno uso di droghe ad oltre 250.000, su una popolazione di appena 5 milioni.

"Il Subutex è una droga da iniezione, quindi al suo utilizzo sono strettamente collegate le malattie derivanti dal sangue," prosegue Javakhishvili. "Spesso si condividono le siringhe. Se l'aumento nel consumo continuerà, potrebbe causare un corrispondente forte aumento del tasso di infezione di HIV - che finora fortunatamente è rimasto basso in Georgia."

Le autorità a Tbilisi ammettono di essere purtroppo impreparate ad affrontare il problema.
"Stiamo lottando contro un problema molto grosso," afferma Tamaz Zakalashvili, dell'unità del ministero dell'Interni per la lotta alla dipendenza da stupefacenti e al narcotraffico. "Il Subutex è la droga più redditizia. Si possono acquistare sette pillole per $20 in Francia e rivenderle a $120 ciascuna qui. E' un sovrapprezzo incredibilmente alto".

Attualmente il flusso sembra praticamente impossibile da frenare. I poliziotti e doganieri georgiani hanno sequestrato circa 10.000 pillole di Subutex dall'inizio dell'anno scorso, fermando persino un diplomatico che stava importandone nella propria valigetta. Ad ogni modo grandissime quantità continuano ad essere introdotte nel Paese dato che i pacchi piccoli sono inodori e la Georgia non ha le strumentazioni necessarie per controllare i veicoli ai confini.

Per tossicodipendenti, tale nuova droga è più economica e facilmente accessibile rispetto all'eroina. Gli spacciatori sono numerosi e ciascuna pillola può essere suddivisa in cinque o sei dosi. Irakli, 35 anni, in cura presso l'unica clinica di Tbilisi che utilizza il metadone, dice che arrivava a spendere circa $900 al mese per procurarsi il Subutex. "L'effetto non è così forte come l'eroina ma dà una vera e propria assuefazione psicologica. Molte persone ritengono che sia molto più difficile smettere con il Subutex."

Reckitt Benckiser, il produttore del Subutex, ha dichiarato al Guardian Unlimited di essere "fortemente preoccupato dai resoconti sull'abuso o utilizzo improprio" insistendo però che la droga è sicura ed efficace sotto supervisione medica.

Khatuna Todadze, che dirige la clinica di disintossicazione col programma del metadone ed è direttore scientifico dell'istituto di ricerca georgiano sulle dipendenze, accusa il governo per la mancanza di azione verso l'emergenza delle tossicodipendenze. "Nessuno si sta occupando seriamente del problema," afferma.

Nel paese ci sono solamente cinque cliniche statali per la disintossicazione: quattro a Tbilisi e una nella città di Batumi. Secondo la nuova legislazione introdotta nel 2003, ogni tossicodipendente ha il diritto di essere preso in cura gratuitamente almeno una volta in una delle cliniche statali. Ma in pratica i finanziamenti sono insufficienti per coprire le spese e tutti i pazienti pagano circa $400-$700 per i trattamenti.

"Sostanzialmente, non c'è alcuna risposta da parte dello stato alla dipendenza da droghe," afferma Javakhishvili del Georgian Research Institute on Addiction: "Le ONG colmano questi vuoti ma i loro sforzi sono insufficienti. Non possiamo andare avanti in questo modo."


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