L'impegno delle principali ONG a favore della tutela dei diritti umani e del rispetto delle minoranze nazionali. Una tesi di laurea sul ruolo della società civile nel processo di democratizzazione e di integrazione europea della Croazia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

23/12/2008 -  Anonymous User

di Maria Elena Franco

All'origine di questa tesi vi è un'esperienza di stage presso una delle ONG più attive nella lotta per i diritti umani e le libertà fondamentali in Croazia: il Comitato di Helsinki per i diritti umani, che ha sede a Zagabria. Il contatto diretto con gli attori principali della società civile croata e la completa immersione nella lotta per i diritti e le libertà fondamentali nella capitale, hanno suscitato alcune domande a cui questo lavoro si propone di fornire delle risposte: che ruolo ha la società civile oggi in Croazia? Che tipo di relazioni intercorrono tra il governo e le ONG? E soprattutto: ora che sono in corso i negoziati di adesione con l'Unione Europea, qual è il peso della società civile in questo processo? Quali sono le prospettive per le ONG croate nel dialogo civile europeo?

Il lavoro si struttura in tre parti. Nel primo capitolo sono illustrate cronologicamente le tappe fondamentali del rapporto tra Croazia e Unione Europea, dal Processo di Stabilizzazione e Associazione iniziato nel 2000, fino al partenariato europeo e all'inizio dei negoziati di adesione che sono attualmente in corso.

Il secondo capitolo è dedicato ad un'analisi approfondita della società civile croata: la sua struttura, il contesto di sviluppo, i valori che promuove e su cui si fonda, e l'impatto che le organizzazioni che la rappresentano hanno sulla vita politica e tra i cittadini. Si delinea un quadro dinamico, espressione di una forza attiva che ha contribuito con determinazione alla battaglia per i diritti umani e le libertà fondamentali, per il diritto di voto, per la tutela delle minoranze nazionali e per i principi di tolleranza e di non discriminazione.
Qui il Comitato di Helsinki per i diritti umani è inserito come Case Study, un esempio riuscito di organizzazione non governativa attiva in Croazia, molto apprezzata per le sue campagne e allo stesso tempo oggetto di molte polemiche.

Il terzo capitolo è dedicato al processo di integrazione europea della Croazia e al ruolo che viene assegnato alla società civile dal governo croato e dall'Unione Europea. Vengono qui riportate delle testimonianze di alcuni attori della società civile croata raccolte a Zagabria nel 2007.

L'ultima parte della tesi è una presentazione del lavoro di analisi in lingua croata: "Proces pridruživanja Hrvatske Europskoj uniji: uloga civilnoga društva u demokratizaciji i europskim integracijama".

La candidatura della Croazia costituisce una sfida per il paese e per i suoi cittadini: la società civile l'ha accolta e sta giocando un ruolo attivo e dinamico per potenziare il dialogo civile in Croazia. Sicuramente non è un compito semplice, e le difficoltà incontrate finora lo dimostrano, ma i risultati conseguiti sono significativi e sono un buon segnale per il futuro europeo della Croazia e dei Balcani Occidentali.


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