politiche

Gentile sig. Dionigi Carboni, il suo punto di vista è rispettabile ma fazioso. La politica della Fed. Russa mi sembra assolutamente lineare, solo che parte da un presupposto antitetico a quello che vorrebbe l'occidente. La Russia semplicemente chiede di essere trattata alla pari, ed ha i mezzi per pretenderlo. L'occidente al contrario non si è ancora risvegliato dalla sbornia da "fine della storia", è convinto che la vittoria (?) nella guerra fredda lo abbia eletto per sempre ad arbitro in terra del bene e del male, e quindi si straccia le vesti perchè la Russia non se ne sta in ginocchio ad obbedire e implorare la benevolenza della "civiltà superiore", ma addirittura pretende sacrilegamente di avere suoi propri interessi. Il delirio di onnipotenza è una gravissima patologia dissociativa, che ottenebra le capacità di valutazione e porta a vivere in una dimensione immaginaria dove la realtà non trova posto. Questo ha condotto alle velleitarie follie di questo decennio, dall'invasione dell'Irak alle "rivoluzioni colorate", che spacciate per democrazia hanno portato al potere una cricca di ladri a Kiev e una cricca di assassini a Tbilisi (ma i russi la patacca Kasparov non se la sono fatta rifilare, loro studiano). La situazione dei paesi ex comunisti entrati nell'orbita americana è sintomatica. In quasi tutti è stato installato al potere un fantoccio, perlopiù allevato negli Usa, che ha seguito unicamente l'agenda politica di Washington (in genere a spese dei propri concitt