"Vagamondi siamo noi che pedaliamo per scoprire, luoghi esteriori e interiori, vicini o lontani". Quel vagamondo di Fabio Fiori prosegue il suo viaggio in in bicicletta attraversando l’Istria sudorientale interna
40 marciatori per 500 km lungo il Danubio, attraversando la Bulgaria per raggiungere la Romania. Gli instancabili attivisti dell'associazione FuoriVia parlano con i locali, assaporano la storia del paese, le sue contraddizioni e le sue bellezze, percorrendo una ventina di km al giorno
Dove è nato Marco Polo? Qual è il suo Paese natale? Una domanda che nel XIII secolo aveva poco senso – tutto era sotto il controllo della Repubblica di Venezia – ma al giorno d'oggi è fonte di diatribe, in particolare tra Croazia e Italia. Un nuovo progetto prova a superarle
Per rigenerare e utilizzare la terra, gli abitanti del Delta del Danubio in Romania bruciano la vegetazione. Attualmente, la Romania è responsabile di quasi la metà di tutti gli incendi nelle aree protette in Europa
Fabio Fiori e la sua bici fanno tappa a Pola. L'incontro inaspettato con la stazione ferroviaria, da poco restaurata ma con pochissimi treni che la attraversano, snodo della Ferrovia istriana risalente alla seconda metà del XIX secolo
Economico e abbondante, ma nocivo per l'ambiente e la salute delle persone. Il carbone domina la scena energetica del Kosovo da decenni, e gli sforzi poco convinti del governo di Pristina di sviluppare fonti energetiche alternative fino ad oggi hanno portato ben pochi risultati
Gli attivisti di FuoriVia si rimettono in viaggio lungo il Danubio, il grande fiume che risalgono a partire dalla foce. Li avevamo lasciati l'anno scorso a Ruse, in Bulgaria, la loro destinazione ora è Orșova, in Romania, oltre 500 km più a monte. Noi li seguiremo proponendo le loro cronache danubiane
La fine della Stazione e nuovi inizi con il collettivo Robida, tra nostalgia, sobrietà montanara e lucidi entusiasmi: seconda parte di un reportage da Topolò, che non smette di essere fucina di progetti culturali e di vita, in barba a tutte le difficoltà anche burocratiche
"Malgrado il boom edilizio dei decenni seguenti, il centro storico di Rovigno su cui spicca il campanile della basilica di San Eufemia, rimane attraente, anche visto da terra. Perché dal mare ho invece ricordi ormai leggendari". Sesta tappa della pedalata istriana
Bilinguismo negato, spionaggio nelle famiglie, Gladio: la storia alla frontiera ha lasciato trincee indelebili che tuttora segnano il presente di Topolò, paese al confine italo-sloveno, dove anche grazie ai fondi europei si cerca di costruire un futuro. Prima parte di un reportage