Per Raffaella

Cara Raffaella, questo viaggio in Bosnia ti deve davvero aver sconvolto e scavato nel tuo intimo un solco profondo che credo ti rimarrà per tutta la vita. E' stato un viaggio che ti ha segnato interiormente come un parto per mia madre. E lo conferma il fatto che tu lo abbia pubblicato, quasi inconsciamente, dopo nove mesi, il tempo utile perché "nuove ali" nascessero in te e ti indicassero ove andare. In questo tuo singolare racconto-diario, oltre che prendere atto del valore del contenuto descrittivo dello stesso che fa vivere momenti di ansia e di angoscia per chi non ha visitato quel Paese e rivivere le medesime emozioni per chi c'è già stato, apprezzo non poco le tue doti letterario-giornalistiche a me ignote che, unitamente alla tua conosciuta preparazione artistica, presentano l'articolo come un pregiatissimo "quadro d'autore". Complimenti vivissimi e, impegni tuoi permettendo, spero che qualche volta tu possa inviarmi qualche articoletto da pubblicare nel trimestrale da me diretto che tu ben conosci. Pino