Chimica

In questi giorni c'è un feeling diverso in Albania tra società civile e governo. Per la prima volta nella storia dell'Albania post-comunista il primo ministro ha fatto una scelta ascoltando la piazza e non gli Stati Uniti: niente smaltimento delle armi chimiche siriane in Albania. Un reportage di Nicola Pedrazzi dalle strade di Tirana ed un'analisi di Marjola Rukaj.

Sembra non esserci più chimica tra Belgrado e i serbi del Kosovo. Domenica scorsa la ripetizione delle elezioni amministrative in tre seggi del nord del paese, resesi necessarie dopo le violenze di inizi novembre. Una tornata elettorale salutata da molti come un successo. 20% di affluenza e pressioni varie sugli elettori. Un successo? Un post e un articolo da Belgrado di Dragan Janjić.

Non è invece mai mancata la chimica tra politica e tifo estremista in Serbia. Ciononostante dopo recenti episodi di violenza e teppismo negli stadi, le autorità serbe promettono misure drastiche. Ma è una storia che si ripete ormai da anni. Che cosa impedisce alla politica di affrontare efficacemente il problema? L'articolo di Federico Sicurella.

Bloc Notes: Šimunić: Per la Patria, pronti!; Realpolitik in salsa kosovara; Mitrovica nord, elezioni ripetute; L'Albania dice no alle armi chimiche.

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21/11/2013 - 

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