Continua in Montenegro la protesta guidata dal Fronte Democratico, che chiede le dimissioni del governo di Milo Djukanović ed elezioni anticipate. Il servizio di Francesco Martino (OBC) per il GR di Radio Capodistria [30 settembre 2015]

E' un vero e proprio villaggio di tende, quello sorto di fronte al parlamento di Podgorica, nel cuore della capitale montenegrina. Ad animarlo sono gli attivisti del Fronte Democratico, principale forza di opposizione al governo di Milo Djukanović, che chiedono a gran voce le dimissioni del premier più longevo d'Europa, alla guida del Montenegro dal lontano 1991.

Le manifestazioni di protesta sono iniziate domenica scorsa, quando alcune migliaia di persone sono scese in piazza chiedendo la creazione di un governo di transizione e nuove elezioni per superare l'attuale esecutivo, guidato dall'”eterno” leader del Partito democratico dei Socialisti.

Le accuse dell'opposizione a Djukanović non sono nuove. Le principali: ricorrere a frodi elettorali per vincere le elezioni e aver creato e gestito un regime politico corrotto e anti-democratico. Per il momento la coalizione di governo – per voce del presidente del parlamento Ranko Krivokapić - si è limitata a chiedere all'opposizione di sgomberare la piazza e tornare al più presto in aula.

I manifestanti però continuano a presidiare il parlamento, anche di notte: centinaia di attivisti hanno innalzato le proprie tende di fronte all'istituzione, dove hanno dormito anche alcuni dei leader dell'opposizione. Gli stessi leader hanno minacciato di portare avanti ad oltranza la protesta, fino ad ottenere i propri obiettivi.

Nonostante la forte presenza di polizia – la situazione per il momento è rimasta sotto controllo e non sono stati registrati incidenti. La tensione politica in Montenegro, però, resta alta.

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