Alfabeto cirillico

La municipalità croata di Udbina ha introdotto la settimana scorsa targhe bilingui in croato e serbo. Tutti i partiti hanno votato a favore, anche l'Unione Democratica Croata (HDZ), che nei mesi scorsi ha lottato duramente contro il bilinguismo a Vukovar. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [20 agosto 2013]

 

Sono state apposte sulle pareti del comune e del centro culturale municipale le due targhe in croato e serbo, in alfabeto latino e cirillico, che fanno di Udbina, comune a maggioranza etnica serba nella regione della Lika, l'ottavo comune di Croazia ad introdurre il regime di bilinguismo croato-serbo. La misura è riservata dalla costituzione croata alle unità amministrative dove le minoranze rappresentano più del 33% della popolazione residente.

La decisione è stata approvata all'unanimità dal consiglio comunale, col voto affermativo del Partito democratico indipendente serbo, ma anche dell'Unione democratica croata, o HDZ, il principale partito di destra, oggi all'opposizione a livello nazionale, resosi protagonista nei mesi scorsi di una pesante campagna contro l'introduzione del cirillico nella città di Vukovar, ritenuta simbolo dell'aggressione serba alla Croazia durante la guerra dei primi anni '90.

“A Udbina l'atmosfera è diversa, così come sono diversi i rapporti tra la gente, le etnie e le fedi”, ha dichiarato il sindaco e rappresentante dell'HDZ, Ivan Pešut, secondo cui la buona situazione economica e il basso tasso di disoccupazione nella municipalità rendono possibile un approccio molto più rilassato alla questione linguistica, nonostante anche Udbina si trovi in una regione teatro negli anni '90 di scontri etnici, terminati nel 1995 con l'operazione “Oluja” dell'esercito croato e la fuga di buona parte della popolazione serba dell'area.

A Udbina, reazioni negative sono arrivate solo da alcuni veterani di guerra croati, mentre a sinistra in molti hanno rinfacciato all'HDZ una politica ipocrita e incoerente, dopo le dure posizioni “anti-cirillico” a Vukovar, con tanto di manifestazioni di piazza, che il partito aveva assunto durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative dello scorso maggio.

Secondo i dati del censimento del 2011, in Croazia sono 21 le municipalità in cui la minoranza serba supera un terzo della popolazione. Finora targhe bilingui sono state introdotte in otto, Udbina compresa.

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