Vino, passione e tradizione in Erzegovina orientale

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3 maggio 2012

In Erzegovina orientale il vino è il legame invisibile e duraturo col territorio e con le generazioni. Un patrimonio oggi promosso e salvaguardato anche grazie al lavoro attento del convivium Slow Food Trebinje-Erzegovina. Un fotoracconto con gli scatti di Ivo Danchev e i testi di Francesco Martino

L'Erzegovina orientale, regione che ruota intorno alla città di Trebinje, è una terra non sempre facile, segnata duramente dal conflitto che negli anni '90 ha portato allo smembramento della Jugoslavia e della Bosnia-Erzegovina, ma che proprio nella valorizzazione del proprio patrimonio naturalistico e culinario vede un'importante risorsa per il futuro. Una consapevolezza cresciuta anche grazie all'impegno del convivium Slow Food Trebinje-Erzegovina, che in questi anni ha lavorato a fondo per promuovere e riscoprire i due vitigni più rappresentativi di quest'area, la žilavka e il vranac, sostenendo soprattutto le piccole cantine a gestione familiare dei villaggi che sorgono lungo le piane di Popovo Polje e Petrovo Polje, e che oggi iniziano a portare risultati importanti in termini di produzione, qualità e salvaguardia della tradizione.