Un libro mi ha portata a Sarajevo

Sarajevo vive

Sarajevo non dimentica, eppure vive. Vivono le persone, con i loro problemi e le loro difficoltà, le guardi cercando quasi di entrare nei loro pensieri ma sai che non puoi riuscirci. Sai però che ognuno di loro ha perso qualche familiare, padri, madri, fratelli, figli che non ci sono più… Guardi gli anziani che giocano a scacchi nella piazza e ti chiedi quanti morti hanno raccolto quelle mani, o se hanno ucciso… E ora si tengono strette le loro sigarette, immancabili Drina, come fossero un tesoro, una conquista.