Un libro mi ha portata a Sarajevo

Il ricordo

Sarajevo ricorda i suoi morti di sempre, il ponte Latino e l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie, la Fiamma Eterna e i morti della Jugoslavia nella seconda guerra mondiale, e poi ovunque i morti del ‘92, ‘93, ‘94, ‘95, con le targhe nei muri, nei ponti, nei monumenti, nelle strade; Sarajevo piange i suoi bambini, con quei piccoli piedini impressi nel Monumento ai bambini uccisi, con quei sonagli che portano i loro nomi in cielo.