Due movimenti. Con in comune l'amore per la valorizzazione dei territori

02/02/2012 - 

Viaggiare i Balcani

Viaggiare i Balcani (ViB) nasce nel 2002 dall'iniziativa delle associazioni trentine “ Associazione Progetto Prijedor” e “ Associazione Tremembè” come programma specifico dedicato allo sviluppo del turismo responsabile nell'Europa sud-orientale.

Il progetto, nato a partire dalle relazioni di cooperazione comunitaria ormai consolidate fra l’associazionismo trentino e diversi territori dell’Europa di mezzo, ha avuto ed ha come obiettivo quello di far conoscere una regione della quale in genere si colgono solo gli stereotipi e i luoghi comuni, quando in realtà vi ritroviamo straordinarie ricchezze sia di carattere ambientale che culturale, ma anche tracce importanti di una comune storia europea.

L’esito di sei anni di attività è stato positivo e, a partire da questa nostra iniziativa, l’idea di un turismo intelligente sensibile all’ambiente, alle culture, alle tradizioni e ai saperi locali, ma anche attento alle vicende che lungo la storia e da ultimo negli anni novanta hanno segnato questa parte d’Europa, si è fatta largo, divenendo un ambito di ricerca e di lavoro per numerose realtà della regione.

Nel dicembre del 2008, al settimo anno di attività, proprio per lo sviluppo e la complessità delle attività in corso, “Viaggiare i Balcani” è diventato un soggetto giuridico autonomo, costituendosi come associazione di promozione sociale. Attraverso il nostro portale web, la formazione e le proposte di viaggio tentiamo ogni giorno di avvicinare il maggior pubblico possibile alla conoscenza di questa straordinaria regione:

• Il portale web. Una piattaforma interattiva e multilingue. “Viaggiare i Balcani” è il primo sito italiano sul turismo responsabile nell’Europa sud-orientale.
• La formazione. Corsi scolastici, progetti di formazione per operatori di turismo responsabile, percorsiformativi volti a diffondere la conoscenza e sostenere l’interesse verso la regione.
• Viaggi e itinerari. “Viaggiare i Balcani” è anche un luogo di proposta per viaggi intelligenti a loro volta in rete con altre esperienze di turismo responsabile diffuse nella regione del sud-est Europa.

Slow Food

Fondata nel 1989 da Carlo Petrini, Slow Food conta più di 100.000 soci attivi in tutto il mondo e ha associazioni nazionali in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Paesi Bassi.

Grazie alla sua attività e ai suoi progetti, il movimento Slow Food coinvolge milioni di persone in tutti i continenti. Nel 2004 infatti Slow Food ha dato vita a Terra Madre, la rete che riunisce tutti coloro che vogliono agire per preservare, incoraggiare e promuovere metodi di agricoltura, pesca, allevamento e produzione alimentare sostenibile in armonia con la natura, il paesaggio e la tradizione. Metaforicamente parlando, Slow Food e Terra Madre possono essere pensati come un patchwork, dove il filo rappresenta i soci dell'associazione e il tessuto le comunità del cibo di Terra
Madre. Insieme formano una rete capillare i cui elementi sono interdipendenti e talvolta si sovrappongono, capace di dare voce a coloro che, da soli, non sarebbero ascoltati.

Slow Food si propone di cambiare la relazione quotidiana delle persone con il cibo attraverso i princìpi del buono, pulito e giusto. Il buono è legato al piacere derivante dalla qualità organolettica di un alimento; il pulito è legato al rispetto degli ecosistemi e dell’ambiente; il giusto si riferisce alla giusta remunerazione dei produttori, per l’equità delle relazioni sociali negli ambienti di produzione e nel sistema di commercializzazione.

L’evento principale di Terra Madre è il meeting biennale di Torino, che nel 2012 si è svolgerà dal 25 al 29 ottobre, insieme al Salone del Gusto. L’incontro riunisce per cinque giorni oltre 5000 rappresentanti di comunità del cibo, cuochi, docenti, giovani e musicisti provenienti da tutto il mondo e impegnati a promuovere una produzione alimentare locale, sostenibile, in equilibrio con il pianeta e rispettosa dei saperi tramandati di generazione in generazione. (www.terramadre.org)

Per salvaguardare, diffondere e promuovere la biodiversità, per consentire alle comunità locali di vivere bene, Slow Food, tramite la sua Fondazione, coordina e promuove progetti a sostegno dei piccoli produttori: Presìdi, Mille orti in Africa, Mercati della Terra e Arca del Gusto. Il suo impegno principale è focalizzato sui paesi del Sud del mondo, dove la biodiversità è ancora più esposta agli effetti devastanti della produzione alimentare intensiva e del mercato globale, e dove la salvaguardia del patrimonio agroalimentare tradizionale è vitale per la sopravvivenza stessa delle comunità locali. (www.fondazioneslowfood.it)

Ogni anno, il 10 dicembre, in tutta Italia e nel mondo con il Terra Madre Day, la rete di Slow Food e delle comunità del cibo, dei contadini e dei produttori di piccola scala, dei cuochi responsabili e dei consumatori consapevoli celebra la diversità alimentare e festeggia mangiando locale. Per saperne di più: www.slowfood.it/terramadreday


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