4 gennaio 2012

di Igort Tuveri
casa editrice: Mondadori
anno di pubblicazione: 2011
collana: Strade blu narrativa italiana
pagine: 176
prezzo: 18,00 euro

Quando, il 7 ottobre del 2006, Anna Politkovskaja fu assassinata nell'ascensore di un anonimo palazzo moscovita, rimasi scioccato. Ricordo che ne scrissi sul mio blog: Anna era morta. Quei quattro colpi di Makarov avevano spento una luce. Questo brutale omicidio era la feroce manifestazione di quella che i politologi chiamano una "democratura", un regime autoritario e dittatoriale ammantato di vesti democratiche. Dal canto mio, ancora non sapevo che, solo tre anni dopo, sarei entrato in quell'ascensore, al numero 6 di Lesnaja Ulitsa, che avrei parlato con le persone che erano state più vicine ad Anna. Non sapevo che avrei ripercorso i suoi passi alla ricerca di un senso, e che per ogni risposta che avrei trovato sarebbero sorte mille nuove domande.

Ho trascorso quasi due anni tra Ucraina, Russia e Siberia, per cercare di registrare, ascoltare, vedere e capire. Cos'era stata davvero l'Unione Sovietica? Com'era stata vissuta questa esperienza durata oltre settant'anni, e soprattutto cosa aveva lasciato in eredità agli attoniti abitanti che incontravo per le strade innevate?

Dopo aver preso casa in Ucraina, ho cominciato a viaggiare in compagnia dei miei quaderni da disegno. Ho letto documenti, trovato confessioni che divorano le coscienze in erba dei giovani militari russi di stanza in Cecenia, il sanguinoso palcoscenico della guerra dimenticata che infiamma il Caucaso, questione interna russa, genocidio coperto dal silenzio di un Occidente ipocrita. Ho incontrato uomini e donne comuni, non eroi, persone piccole e modeste il più delle volte scolpite dal dolore. Così è nato questo libro, un libro di storie di persone piccole, che attraverso il racconto mi hanno aiutato nel mio intento di dare dei contorni, delle chiavi di lettura del mistero russo.

 

Igort Tuveri racconta storie da trent'anni, i suoi romanzi a fumetti sono oggi pubblicati in 15 paesi. Alcuni stanno per diventare film. Frattanto lavora ai reportage disegnati e alla narrativa tout court.