12 giugno 2007

Cecenia, Beslan, Teatro Dubrovka: le verità scomode della Russia di Putin

Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaja è stata ritrovata nell'androne della sua casa moscovita uccisa da quattro colpi di arma da fuoco. Dopo pochi giorni avrebbe pubblicato sul giornale "Novaja Gazeta" i risultati di una sconvolgente inchiesta sulle torture perpetrate in Cecenia dai russi - l'ultimo reportage di una carriera giornalistica sempre all'insegna del coraggio, della verità, della lotta per i diritti e la dignità umani, per la libertà e la democrazia. Quella che ancora, in Russia, non c'è. Testimone scomoda, sempre in prima linea, ha vissuto sulla propria pelle e raccontato al mondo senza mezzi termini i lati più oscuri della Russia post-sovietica, gli episodi più drammatici, dalla strage di bambini nella scuola di Beslan al sequestro di ostaggi al Teatro Dubrovka, alla guerra cecena.

Questo volume raccoglie alcuni fra i suoi articoli più sconvolgenti ed emozionanti, racconti agghiaccianti che nella loro scarna obiettività rievocano episodi e tracciano ritratti di persone comuni travolte dalle tragedie della storia: la donna che allattava i piccoli ostaggi di Beslan, il piccolo ceceno che a undici mesi si è visto rapire la mamma, la madre del guerrigliero "desaparecido", le vittime della pulizia etnica a Mosca... Le parole della Politkovskaja rivelano il terrificante clima quotidiano di una Russia lacerata da violenze e soprusi che si vuole tenere nascosta.

Proibito parlare
di Anna Politkovskaja
Piccola biblioteca Oscar Mondadori, 2007
€ 10
pagg. 307
Prefazione di Adriano Sofri