Giorgio Di Giuseppe 28 novembre 2014

A metà novembre in Istria il tradizionale ricordo di San Martino. Che ormai da anni si caratterizza dalle fragranze dei vini novelli. Riceviamo e volentieri pubblichiamo 

San Martino fu, in principio, un soldato romano che rimase impresso nella memoria dei popoli europei non per la sua forza e abilità nei campi di battaglia, ma per essere stato protettore dei poveri e deboli, motivo per il quale divenne santo. Per ricordare il giorno dei suoi funerali, avvenuti l’11 novembre del 397 a Tours, in numerosi paesi europei si celebra la festa di San Martino che oggi è particolarmente allegra in Croazia, dove la commemorazione è anche legata all’usanza del battesimo del vino novello.

Inoltre, San Martino è il santo patrono di numerose parrocchie istriane, per cui sia nei piccoli sia nei maggiori centri turistici, durante il mese di novembre, hanno luogo numerose feste popolari dedicate non solo al Santo e al vino novello, ma anche a svariati cibi preparati con ingredienti autoctoni tipici di quest’area.

A Momiano, (Buie) San Martino non è solo la festa del vino, ma una sagra centenaria in onore del Santo patrono che propone, ogni anno, un programma variegato per ricordare la figura di Martino e per incentivare lo sviluppo rurale grazie alla promozione dei pregiati vini momianesi. Quest’anno la manifestazione ha preso il via con uno spettacolo musicale “Ricordando Sanremo,” preparato dalla locale Comunità degli Italiani, per ricordare i 60 anni di musica italiana. Il programma è poi proseguito con delle gare e tornei sportivi e la prima giornata di festeggiamenti si è conclusa con il concerto della band istriana “Gustafi” e del cantante fiumano Sajeta.

Domenica 9 novembre poi il programma si è fatto più fitto, con l’apertura solenne della “Vetrina del moscato”, uno spazio fieristico che ha dato la possibilità ai produttori, provenienti anche dalla Slovenia e dall’Italia, di presentarsi alla platea locale. È seguita poi la premiazione dei migliori moscati che ha visto protagonisti assoluti i produttori locali: vincitore assoluto dell’edizione di quest’anno, con 21 ori, 7 argenti e 15 bronzi, è stato proclamato Marko Deskovic. Con 16 ori, 9 argenti e 8 bronzi Claudio Tomaz si è aggiudicato il secondo posto, mentre Rino Prelac, che ha vinto 12 ori, 9 argenti e 4 bronzi è salito sul terzo gradino del podio. I premi sono stati consegnati dal sindaco di Buie, Edi Andreašić, mentre i dati sui vincitori sono stati annunciati dal direttore dell’Ente per il turismo di Buie, Valter Bassanese.

La giuria di esperti, presieduta dall’enologo Miljenko Bosnjak, ha inoltre assegnato i premi per il moscato giovane. Le medaglie d’oro sono andate a Gianfranco Kozlovic, Armando e Rino Prelac e Franco Cattunar, mentre nella stessa categoria sono state assegnate pure cinque medaglie d’argento e due di bronzo. Per il moscato stagionato la giuria ha assegnato quattro ori: a Marko Desković, ad Armando e Rino Prelac, ai vini Fakin e a Gianfranco Kozlovic. Per il moscato rosé Libero Sinkovic ha ottenuto un bronzo, mentre per il moscato frizzantino sono stati assegnati tre argenti: ad Andrea Bassanese, Gianfranco Kozlovic e ai vini Kabola. Nel pomeriggio si è svolta la tradizionale degustazione, presso la Casa della Cultura, dove è stata data la possibilità a tutti i visitatori di assaggiare il moscato locale, che, quest’anno, rispetto agli anni precedenti, ha avuto una resa minore a causa del maltempo. La festa si è poi conclusa martedì nella piazza del paese, con la Messa a cui è seguita la benedizione del raccolto dell’uva di quest'anno. La festa di San Martino a Momiano è stata organizzata dal Comitato locale, dall’Associazione “Vino Momilianum”, dalla CI e dall’Ente per il turismo di Buie, con il patrocinio della Città di Buie e dell’Ente per il turismo dell’Istria.