18 agosto 2015

La Rappresentante OSCE per i media chiede alle autorità croate di proteggere le voci di dissenso e critiche e di indagare sulla serie di attacchi nei confronti dei giornalisti

Link: OSCE

Dunja Mijatović, Rappresentante OSCE per la libertà dei media, ha scritto al ministro degli Esteri croato Vesna Pusić, richiedendo indagini rapide e trasparenti a seguito del numero allarmante di attacchi nei confronti di giornalisti avvenuti in Croazia negli ultimi due mesi.

“Le autorità hanno un ruolo fondamentale nell'assicurare che in una società democratica le voci e le opinioni alternative, critiche e provocatorie siano protette”, ha scritto Mijatović nella sua lettera.

Recentemente, anche il noto direttore di teatro ed editorialista Oliver Frljić ha ricevuto minacce, mentre il 7 agosto, un gruppo di giornalisti ed attivisti, tra cui Hrvoje Šimičević e Vladimir Kinđerski sono stati attaccati fisicamente da persone sconosciute mentre si allontanavano dal teatro di Fiume, dopo uno spettacolo di Oliver Frljić.

Nella sua lettera al Ministro degli esteri Pusić, la Rappresentante OSCE ha menzionato altri numerosi casi di minacce di morte e attacchi fisici indirizzati a operatori dei media, tra cui:

  • Saša Leković, Presidente dell'Associazione dei Giornalisti Croati;
  • Domagoj Margetić, giornalista freelance;
  • Drago Pilsel, giornalista del quotidiano Novi List;
  • Katarina Marić Banje, giornalista del quotidiano Slobodna Dalmacija;
  • Ivica Marijačić, capo editore, ed Antonio Mlikota, graphic designer, del settimanale Hvratski tjednik;
  • Domagoj Mikić, giornalista di Nova TV.

“Date le informazioni in mio possesso, tutti questi casi sono irrisolti”, ha scritto Mijatović. “La condanna da parte delle sfere più alte sfere del governo servirebbe da monito, un chiaro segnale che questi atti di intimidazione e violenza non saranno tollerati”.

Nella sua lettera, la Rappresentante ha accolto positivamente gli ultimi progressi riguardo le indagini sul tentato omicidio del giornalista di inchiesta e blogger Željko Peratović. Tre uomini sono stati indagati fin dal giorno seguente all'attacco con l'accusa di lesioni personali. La settimana scorsa una corte croata ha invece deciso che debbano essere indagati per l'accusa più grave di tentato omicidio.

“Ho sollevato questo caso in una dichiarazione pubblica del 29 maggio e mi incoraggiano la reazione rapida e lo sviluppo positivo di queste indagini” ha detto la Mijatović.

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto