26/07/2010 - 

Membro della delegazione cecena a Seliger, un campo giovanile organizzato dal governo russo

 

Ti senti europeo?

Sì, naturalmente, mi sento europeo. Mi sento parte dell'Europa in molti modi e vorrei che molte delle cose che ci sono in Europa, ma purtroppo non ci sono in Russia, venissero introdotte nel mio Paese. In Europa, le leggi non sono solo sulla carta, funzionano davvero. Questa è una delle cose principali che rispetto dell'Europa.

Molti ceceni che conosco vivono ora in Europa e mi dicono che si sta molto bene, che ci sono buone opportunità di studio e hanno la possibilità di partecipare a numerose attività anche fuori dall'università. Molte di queste opportunità non ci sono in Cecenia.

L'Europa è bella, è interessante, mi attrae molto. Ma penso che viaggiare in Europa per un periodo sia meglio che viverci in modo stabile. Voglio viaggiare in Europa e anche negli Stati Uniti... dobbiamo conoscerci meglio. La conoscenza reciproca è fondamentale. Non possiamo semplicemente dire “è bello in Europa” senza mai andarci, senza averla vista di persona.

Vorresti che il tuo Paese entrasse a far parte dell'Unione europea?

Sì, lo vorrei. C'è un proverbio russo che dice “una testa è buona, ma due sono meglio”. Lo stesso vale per l'Unione. Unione vuol dire Paesi diversi, persone diverse, nazioni diverse che interagiscono anche se hanno opinioni e intenzioni differenti. Nell'insieme però, tutto questo crea un modello di sviluppo migliore, più efficiente.

L'Unione europea ha 27 Paesi, ma in realtà funziona come un Paese unico. Questo è il grande vantaggio dell'UE. Io vorrei che la Russia fosse parte dell'Unione europea perché un'interazione di questo tipo potrebbe avere solo influenze positive per il nostro Paese.


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