x Alex

caro Alex. Non sono uno che odia nessuno, nè uno a cui piace portare rancore. Però, posso dirti con certezza, che a Omarska queste cose sono successe davvero. La mia origine è di lì, il mio cognome è il più diffuso di quelle parti, e se sei di lì, lo dovresti conoscere sicuramente. La persona della quale parli, nella stessa forma con cui Milosevic ne ha parlato per difendersi all'Aia, è stata veramente rinchiusa nel campo di concentramento di Omarska. Te lo dico con certezza, in quanto è mio parente. Che ora vive in Svezia, come la maggiorparte dei miei parenti di Kozarac. Il livello delle violenze subite dalla popolazione in quel periodo, tu non lo immagini nemmeno lontanamente. Non sò se la storia della mazza da baseball sia vera o immaginaria come la descrivi tu, ma ti posso raccontare un fatto subito da mia zia a Prijedor. Ebbene, durante l'inizio della guerra, lei e sua figlia tredicenne sono state prima violentate davanti agli occhi del marito/padre, e poi hanno dovuto assistere alla tortura animalesca e all'assassinio barbaro di quest'ultimo. E questo è uno dei tanti episodi che la gente di Kozarac ti può testimoniare. Io te lo racconto perchè, ti ripeto, mi riguarda da molto vicino, ovvero, personalmente. Detto questo, non voglio incolpare alcun popolo di quello che è successo. Nè odio alcuno. Io voglio che le cose tornino alla normalità, e che il brutto si getti alle spalle, per sempre. Vorrei rivedere insieme la gente musulmana, serba e croata che si incontra nei ba