Per Alex e il figlio della Jugoslavia

Caro figlio della Jugoslavia,

rimango profondamente toccato dalle tue parole che reputo non solo giuste ma profondamente saggie. Sono italiano e mi riesce sempre difficile capire quanto sia profondamente intrisa l'identità nazionale nei territori della Ex-Jugoslavia, nonostante li conosca molto bene. In Italia odio chi con faciloneria parla di "italiani brava gente" o di fascimo "totalitarismo leggero". Non difendo gli italiani perché italiani né accuso gli italiani perché italiani. Come in ogni popolo ci sono criminali e persone oneste e solidali, ma ritengo che negare, sminuire o difendere ciecamente il proprio "popolo" sia uno dei peggiori crimini che si possa commettere stando seduti nelle proprie comode poltrone di casa. Per tutto ciò ho un senso di sollievo a leggere cosa scrivi e penso che anche tu Alex dovresti averlo. Negare i crimini e il dolore altrui non porta a niente!!! E non facilita nessuno a fare i conti col passato.